Covid. Nasce Consorzio italiano per studiare la genetica del virus, individuare le varianti e prepararsi a future pandemie
Più nel dettaglio il Consorzio, promosso e sostenuto dal Ministero della Salute, sarà coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il compito di supervisione gli aspetti relativi ai controlli di qualità, alle elaborazioni dei dati epidemiologici-clinici, alla banca biologica. Rezza: “Le varianti di Covid-19 destano una certa preoccupazione a cominciare da quella cosiddetta ‘brasiliana’. È possibile che alcune possano limitare la risposta del vaccino ma non minarne del tutto l’efficacia”.
27 GEN - “Le varianti di Covid-19 destano una certa preoccupazione a cominciare da quella cosiddetta ‘brasiliana’. È possibile che alcune possano limitare la risposta del vaccino ma non minarne del tutto l’efficacia. Per affrontare la questione varianti serve una capacità di sequenziazione maggiore del virus”.
Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute
Gianni Rezza durante la conferenza stampa al Ministero della Salute per la presentazione del Consorzio Italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione del virus Sars-CoV-2, che permetterà di seguire l'evoluzione del coronavirus e di monitorare la risposta immunitaria alla vaccinazione.
Silvio Brusaferro, vertice dell’Iss, ha sottolineato la necessità di affrontare il problema delle varianti a livello di Unione europea. “L’importanza di fare rete in una giornata come oggi - ha sottolineato - unisce il ministero, le agenzie, le Regioni, le università, i centri di ricerca, gli istituti zooprofilattici. Sono le competenza presenti nel Paese che si mettono a fattore comune con entusiasmo e capacità di fare innovazione, condividendo i dati scientifici a livello del Paese e internazionale. Questo è un bel momento del Paese”.
Del fatto che questa sia solo una delle possibili future sfide che potremo affrontare ne è certo il presidente dell'AIfa Giorgio Palù: "Questa è solo una delle prime pandemie che vedremo perchè dal mondo animale arriveranno altre pandemie. Non possiamo perdere questa occasione".
Per il viceministro
Pierpaolo Sileri la nascita di questo consorzio
è la “risposta italiana alla sorveglianza delle mutazioni del virus responsabili delle infezioni emergenti, nonché della valutazione dell’efficacia e della durata della vaccinazione”.
Più nel dettaglio il Consorzio, promosso e sostenuto dal Ministero della Salute, sarà coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il compito di supervisione gli aspetti relativi ai controlli di qualità, alle elaborazioni dei dati epidemiologici-clinici, alla banca biologica. Sarà costituito da una rete di laboratori identificati sull’intero territorio nazionale che provvederà a fornire su larga scala e rapidamente le sequenze del genoma Sars-CoV-2 circolanti in Italia, permettendo all’Istituto Superiore di Sanità di monitorare l’evoluzione genetica del virus e la durata dell’immunità indotta dai vaccini.
I dati ottenuti dai laboratori di riferimento saranno inviati all’Iss mediante opportuni report a flusso continuo e posti al vaglio di uno specifico Comitato Tecnico-Scientifico a supporto dell’Iss e dell’Aifa e facente capo al Ministero della Salute.
Tutti i dati ottenuti forniranno indicazioni sull’andamento della immunità conseguita in seguito alla somministrazione di vaccini a diversa formulazione e saranno fondamentali per monitorare e prevenire la diffusione sul territorio Nazionale di mutanti e/o varianti virali in grado di sfuggire alla risposta anticorpale evocata dai vaccini.
Il tavolo tecnico per la sorveglianza viro-immunologica di infezioni emergenti esaminerà ed individuerà risposte all’attuale emergenza epidemiologica da Covid-19 e ad eventuali future emergenze microbiche. Costituirà una core-facility, come già avviene in altri Paesi, per favorire l’approfondimento dell’evoluzione molecolare di Sars-CoV-2, il monitoraggio dell’insorgenza di mutazioni nel genoma virale, il loro impatto sulla struttura, patogenesi, virulenza e risposta immunitaria anticorpo e cellulo-mediata nei confronti del virus, soprattutto in considerazione dell’introduzione della vaccinazione di massa per Covid-19.
27 gennaio 2021
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