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Vaccino Covid. Si inizia con 1.833.975 dosi. Ecco la mappa dei destinatari Regione per Regione


L’ha comunicato oggi il Commissario Arcuri dopo l’incontro con le Regioni e in vista della Conferenza Stato-Regioni di domani che darà il via libera al Piano Vaccini. La seconda fornitura garantita da Pfizer sarà di 2.507.700 dosi, che consentiranno nelle settimane successivedi somministrare la seconda dose alle suddette categorie prioritarie, nonché di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile. IL PIANO

16 DIC - La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid 19 che verranno distribuite da Pfizer. Lo ha comunicato oggi il Commissario Domenico Arcuri.
 
“Qualora, come si auspica, l’EMA approverà, nella seduta del 21 dicembre, l’immissione sul mercato del vaccino e dopo la successiva, pressoché immediata, validazione dell’AIFA, ci sarà, già prima della fine dell’anno, il “Vaccine Day” europeo, in cui i primi cittadini verranno vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i Ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera”, sottolinea una nota dell’Ufficio del commissario.
 
Nei giorni successivi, verrà invece avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani.
 
Questa mattina in un incontro con le Regioni è stata condivisa tra il Governo, le Regioni ed il Commissario - e sulla base dei dati forniti dalle Regioni stesse e successivamente normalizzati - la suddivisione delle prime 1.833.975 dosi che verranno inizialmente inviate alle Regioni.
 
Ecco il quadro generale:


 
La seconda fornitura garantita da Pfizer – informa ancora l’Ufficio del Commissario - sarà di 2.507.700 dosi, che consentiranno nelle settimane successivedi somministrare la seconda dose alle suddette categorie prioritarie, nonché di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile.
 
“Oggi diamo il via libera al piano di distribuzione dei vaccini e domani portiamo il documento condiviso in Conferenza Stato-Regioni in modo da renderlo subito operativo anche dal punto di vista formale. Le Regioni hanno fatto insieme al commissario Arcuri un lavoro puntuale e molto rigoroso. La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo insieme”, ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia al termine dell'incontro con le Regioni e il Commissario Arcuri, cui ha partecipato anche il ministro Speranza.
 
“L'ipotesi del piano vaccinale presentato dal governo nella riunione odierna, con una previsione di inizio nei primi giorni di gennaio che potrebbe essere anticipata a fine anno, vede già pronte le nostre strutture regionali e ci auguriamo un'alta adesione”. Ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine della videoconferenza.
 
“Ci siamo già dotati di frigoriferi per la conservazione delle dosi vaccinali - ha ribadito Fedriga - e identificato i siti dove effettuare le vaccinazioni; auspichiamo un'ampia partecipazione al vaccino la cui somministrazione partirà dagli operatori sanitari, sociosanitari e dagli ospiti delle strutture residenziali per anziani”.
 
Dal canto suo Riccardo Riccardi, assessore alla Sanità del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato come “la macchina è partita e attendiamo le disposizioni in termini di tempi e numeri di dosi vaccinali disponibili da parte del Governo; i nostri 5 siti sono disponibili e l'anagrafe della volontarietà sta partendo”.
 
“Siamo assolutamente pronti, e partiremo subito con le Rsa – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia - dando subito un forte impulso alla campagna vaccinale. Se qualcuno non si vaccinerà, noi abbiamo chiesto di avere la possibilità di vaccinare gli over 70 che non sono nelle Rsa. Quindi in Veneto le dosi risparmiate le useremo per raggiungere tutti gli anziani”.
 
“Abbiamo individuato i 65 hub che ospiteranno le dosi di vaccino, in due terzi di questi ci sono gia' i frigoriferi, negli altri che mancano li stiamo approntando", ha detto alla Dire, Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia. 
 
“Verrà distribuito un numero di dosi proporzionale al territorio di riferimento di ogni hub”, ha proseguito Gallera. Il numero preciso sarà definito “sulla base dei dipendenti dei presidi ospedalieri e degli ospiti delle Rsa presenti sul territorio coperto da ogni singolo hub”.
 

16 dicembre 2020
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