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Agenas. Il 30 ottobre il presidio di protesta dei precari


Cgil Cisl e Uil: “Subito il rinnovo dei contratti per i 70 lavoratori in scadenza. Hanno atteso inutilmente una decisione in grado di assicurare almeno la proroga delle scadenze per le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia, ma nulla è stato fatto”.

27 OTT - “Subito il rinnovo dei contratti per i 70 precari dell’Agenas”. Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, dopo lo stato di agitazione del personale, proclamano per venerdì 30 ottobre (ore 10-12, in via Piemonte 60 a Roma) un presidio di protesta per sostenere il riconoscimento professionale e il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori in scadenza presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
 
La mobilitazione riguarda i circa 70 precari “storici”, con contratto a tempo determinato, per i quali da tempo è aperta la possibilità di un percorso di stabilizzazione che consenta di riconoscere gli anni di servizio prestati. Legati agli incarichi acquisiti dall’Agenzia con il decreto 35 del 2019, per lo specifico supporto al Commissario ad acta e ai Commissari sanitari della Regione Calabria, per la loro conferma nei mesi scorsi sono state individuate e proposte soluzioni normative che però non hanno ancora trovato definizione. “Un colpevole ritardo, ascrivibile alla parte datoriale, che si è protratto ad arrivare a ridosso della scadenza di contratto”, sottolineano le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil.
 
“I Lavoratori hanno atteso inutilmente una decisione in grado di assicurare almeno la proroga delle scadenze per le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia, ma nulla è stato fatto”, rincarano le tre sigle. “Non c’è più tempo: i contratti scadono il 2 novembre. Bisogna rinnovare immediatamente i contratti e poi avviare il percorso verso la stabilizzazione definitiva del personale, attraverso l’applicazione delle norme vigenti o la previsione di specifiche norme nei prossimi provvedimenti normativi”.
 
“Anche perché si tratta di operatori che svolgono un ruolo di primaria importanza, insieme agli altri 150 lavoratori dell’Agenzia, per il coordinamento della sanità nazionale nella gestione della fase di piena emergenza Covid-19. Il loro apporto professionale, soprattutto in questo momento di nuova emergenza, è indispensabile e sarebbe paradossale perdere ora risorse essenziali all’interno del sistema sanitario nazionale, specie impiegate in funzioni legate al raccordo e al coordinamento tra Stato e Regioni”, proseguono i sindacati.
 
“Per questo, nel rigoroso rispetto delle norme e dei protocolli anti Covid, saremo in piazza il 30 ottobre prossimo sotto la sede dell’Agenas”, concludono Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio. “I vertici dell’Agenzia, e lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza, devono dare attenzione e risposte a questo gruppo di lavoratori:  riconoscimento professionale, valorizzazione del merito e giusto diritto alla stabilizzazione”.

27 ottobre 2020
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