Anteprima. Ospedali e ambulatori privati. Ecco le nuove tariffe massime di rimborso
Il ministero della Salute ha stabilito le nuove tariffe massime di remunerazione per l'ospedalità accreditata e per l'assistenza specialistica ambulatoriale. I nuovi importi non dovrebbero produrre variazioni nel bilancio delle Asl, mentre cambiano i valori delle singole prestazioni. Il testo alla Stato Regioni.
07 MAG - Pubblichiamo in anteprima lo schema di decreto del Ministero della Salute, inviato alla Conferenza Stato-Regioni, che contiene la proposta di aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni sanitarie erogate dalle strutture private accreditate (Policlinici a gestione diretta di Università non statali, IRCCS privati, Ospedali classificati, Istituti qualificati presidi Usl, Enti di ricerca, Case di cura private accreditate) per quanto concerne l’assistenza ospedaliera per acuti, di riabilitazione e di lungodegenza, nonché per l’assistenza specialistica ambulatoriale. Una rimodulazione che, sostengono fonti ministeriali è a costo zero anche se per gli operatori, soprattutto nel comparto dell’assistenza specialistica, le novità in ballo non sono di poco conto.
Nello specifico, per quanto attiene l’assistenza ospedaliera, si è adottato un metodo di determinazione dei costi per DRG “a cascata”. Seguendo questo metodo l’analisi si basa sull’elaborazione dei dati forniti da un gruppo di 41 ospedali, pubblici e privati provenienti da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Puglia e Sicilia. La rimodulazione, in ogni caso, ha tenuto conto anche di vari fattori come il livello di complessità e di severità della casistica trattata nelle strutture incluse nello studio; l’esigenza di ridurre i ricoveri ospedalieri come previsto dal Patto della Salute 2010-2012 e dall’esigenza di garantire il rispetto del vincolo di bilancio.
Per quanto attiene invece l’assistenza specialistica la rimodulazione delle tariffe ha seguito un unico criterio, ovvero quello di abbassare le tariffe per le prestazioni che vengono effettuate attraverso l’ausilio di macchinari e di alzarle, invece, per tutti quegli interventi in cui la componente umana è preponderante. Così, per esempio, la tariffa per una Tac viene abbassata del 10%, così come quella per una RM (-25%) mentre quella per un prelievo di sangue capillare viene aumentata del 171,32% e lo stesso si verifica per un prelievo citologico, la cui tariffa cresce del 59,69%. Ecco qui di seguito alcuni esempi:
07 maggio 2012
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