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Coronavirus. M5S: “Al lavoro per la Fase 2”


"Tra le nostre priorità figura l’esecuzione diffusa di tamponi, soprattutto nei luoghi sensibili quali ospedali e Rsa, e di test sierologici che, appena disponibili, saranno funzionali ad individuare gli immunizzati, per consentire il loro reintegro nelle attività produttive, ed i portatori asintomatici del virus. La chiave di volta nella riduzione della letalità sarà legata al trattamento tempestivo, attraverso il potenziamento della medicina territoriale". Così i senatori M5S della Commissione Sanità.

16 APR - “L’isolamento sociale era necessario per gestire questa prima fase di emergenza, ma adesso bisogna programmare la fase due per permettere al Paese di ripartire in sicurezza. Ieri, come componenti del MoVimento 5 Stelle in commissione Igiene e Sanità del Senato, abbiamo indicato al ministero della Salute gli interventi che riteniamo sia necessario intraprendere. Tra le nostre priorità figura l’esecuzione diffusa di tamponi, soprattutto nei luoghi sensibili quali ospedali e residenze sanitarie assistenziali (Rsa), e di test sierologici che, appena disponibili, saranno funzionali ad individuare gli immunizzati, per consentire il loro reintegro nelle attività produttive, ed i portatori asintomatici del virus, che eventualmente dovranno esser messi in quarantena”.
 
Lo annunciano, in una nota, i componenti del MoVimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
 
“Siamo inoltre convinti - prosegue la nota - che la chiave di volta nella riduzione della letalità di questa infezione sia legata al trattamento tempestivo, attraverso il potenziamento della medicina territoriale, con il rafforzamento delle Usca (unità speciali di continuità assistenziale) per la presa in carico precoce e la cura a domicilio dei pazienti Covid, evitando di sovraccaricare gli ospedali e scongiurando ricoveri tardivi in terapia intensiva. A tal fine bisogna certamente investire in telemedicina per consentire ai medici del territorio di monitorare in modo efficace i pazienti durante tutto il decorso della malattia. Fondamentale anche il contact tracing per mappare ed isolare i contagiati, scongiurando la diffusione familiare del virus anche attraverso l’isolamento in strutture dedicate. Infine, prevedere in ogni regione ospedali covid dedicati servirà a eliminare la possibilità di contatto tra pazienti con il virus e pazienti con altre patologie, evitando che i nosocomi diventino essi stessi focolaio. Riteniamo necessario far leva su questi punti per permettere un graduale ritorno alla normalità”.  

16 aprile 2020
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