Cancro. Pd propone raddoppio del periodo di assenza giustificata dal lavoro per chi si è ammalato
Lo prevede una proposta di legge presentata oggi da Debora Serracchiani e Luca Rizzo Nervo. Attualmente il lavoratore conserva il proprio posto di lavoro per 3 mesi, nel caso di un'anzianità di servizio non superiore ai 10 anni, e per un periodo di 6 mesi se l’anzianità di servizio supera i 10 anni. Una volta scaduto il periodo, se il lavoratore non rientra al lavoro, il datore ha facoltà di licenziarlo. “Tuteliamo il lavoratore già svantaggiato a causa di gravi patologie”, affermano i due parlamentari Dem. IL TESTO.
21 FEB - Una proposta di legge per raddoppiare il periodo in cui un lavoratore colpito da infortunio o malattia può assentarsi dal lavoro conservando il proprio posto di lavoro. A presentarla, alla Camera, i deputati Pd
Debora Serracchiani e
Luca Rizzo Nervo. Attualmente, in caso di interruzione di servizio dovuta ad infortunio o malattia, il lavoratore conserva il proprio posto di lavoro per un periodo di 3 mesi, nel caso di un'anzianità di servizio non superiore ai 10 anni, e per un periodo di 6 mesi, se l’anzianità di servizio supera i 10 anni.
“La nostra proposta di legge va a modificare il regio decreto del 1924 in cui si prevede un periodo, cosiddetto ‘di comporto’, in cui viene conservato il posto di lavoro in caso di lavoratori che hanno riscontrato patologie di tipo oncologico o lavoratori che comunque necessitino di prolungate terapie riabilitative a causa di gravi patologie. In particolare prevede che tale suddetto periodo venga raddoppiato. L’individuazione delle patologie che possano prevedere tale prolungamento verrà deciso da un apposito decreto del ministro della Salute e del ministro del Lavoro”, spiegano Serracchiani e Rizzo Nervo.
“Con questa pdl - argomentano i deputati - intendiamo tutelare il lavoratore già svantaggiato a causa di gravi patologie e il suo diritto sacrosanto di poter continuare a lavorare mantenendo il suo posto di lavoro, una volta guarito o comunque dopo le terapie che lo hanno riabilitato. Il caso del giovane
Steven Babbi di Cesenatico che, a soli 24 anni è deceduto dopo una lunga lotta contro il sarcoma di Ewing, e che per il prolungarsi della malattia si è visto revocare l’indennità di malattia dall’Inps, rappresenta uno dei tanti episodi che non devono più accadere. La nostra pdl va proprio in questa direzione”.
21 febbraio 2020
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