Manovra. Contratti specializzazione: nel testo trasmesso al Senato possibile confusione sui finanziamenti. Si attende maxiemendamento
di Giovanni Rodriquez
Nel testo del ddl Bilancio all'esame dell'Aula all'articolo 55 comma 2-quater salta un riferimento specifico ai fondi da cui trarre le risorse per i contratti aggiuntivi di specializzazione per i medici. Così com'è scritto ora le risorse sembrerebbero essere riferite non più ai fondi per "esigenze indifferibili" a disposizione del Mef ma addirittura alle risorse previste per l'acquisto delle apparecchiature dagnostiche per i medici di famiglia e i pediatri. IL TESTO
15 DIC - Potrebbe essere un banale errore tecnico di trasposizione che tuttavia, se non corretto, potrebbe causare problemi per il reperimento delle risorse da destinare all'annunciato aumento dei contratti di specializzazione medica previsto da un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio al ddl di Bilancio. Nel testo della manovra trasmesso al Senato, infatti, è saltato un riferimento specifico ai fondi da cui trarre le risorse per i contratti aggiuntivi di specializzazione per i medici. Per come è scritto ora l'articolo, le risorse sembrerebbero essere riferite non più ai fondi per "esigenze indifferibili" a disposizione del Mef, ma addirittura alle risorse previste per l'acquisto delle apparecchiature dagnostiche per i medici di fameiglia.
Ma andiamo con ordine. Nella mattinata di giovedì scorso, la maggioranza approva in Commissione l'
emendamento 55.0.3 (testo 3). L'emendamento, inserisce un comma 2-bis che, per finanziare i nuovi contratti di specialistica in medicina, autorizza una spesa incrementata di 5,425 mln per il 2020, di 10,850 mln per il 2021, di 16,492 mln per il 2022, di 22,134 mln per il 2023 e di 24,995 mln a decorrere dal 2024.
Per intendersi, con un incremento di 5,4 mln per il 2020 si riuscirebbero a finanziare solo 217 contratti aggiuntivi. Numeri ben lontani dall'obiettivo di maggioranza di raggiungere e superare i 1.000 contratti.
Da qui il via libera ad una seconda parte dell'emendamento con il quale si aggiunge un comma 2-bis all'articolo 99 del ddl Bilancio (
Fondo per il finanziamento di provvedimenti legislativi e altri fondi). Con quest'emendamento aggiuntivo si specifica che una parte dell'incremento del Fondo per le esigenze indifferibili, per una quota "fino a 25 milioni", sia destinato specificatamente al finanziamento di bandi di ammissione di medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
In alto il testo dell'emendamento così come approvato dalla Commissione Bilancio, in basso il testo inserito nel disegno di legge di Bilancio al Senato
Il problema nasce con il testo ufficiale del Senato trasmesso in Aula. Infatti, all'articolo 55, sono stati aggiunti i commi 2-ter e 2-quater per i contratti di specialistica. Il comma 2-ter riporta i finanziamenti sopracitati, Il comma 2-quater, invece, appare troncato della sua prima parte. Salta, cioè, il riferimento all'articolo 99 sulle esigenze indifferibili, e resta solo quello ad un comma 2 cui dover attingere per reperire una quota "fino a 25 milioni" per il finanziamento di borse di studio aggiuntive. Il rimando, in questo modo, diventerebbe al comma 2 dello stesso articolo 55, ossia quello riguardante lo stanziamento di 235,8 milioni destinato a dotare gli studi dei medici di famiglia e pediatri di apparecchiature per la diagnostica di primo livello.
L'ipotesi più probabile è che si tratti di un errore di trascrizione, per almeno due motivi. In primo luogo, se l'intenzione era quella di attingere allo stanziamento per le apparecchiature diagnostiche ai medici di famiglia e pediatri si sarebbe dovuto fare riferimento al comma 1 dell'articolo 55 dove sono inseriti i 235,8 milioni di finanziamento.In secondo luogo dobbiamo ricordare che le somme per le apparecchiature derivano da stanziamenti in conto capitale e che destinare queste risorse ai contratti per la specialistica si tradurrebbe in un utilizzo tecnicamente improprio di quei fondi.
Se invece non si trattasse di errore, il rischio è quello di un taglio alle risorse per i medici e pediatri. Una cosa è certa, errore o meno, quella norma è scritta male e se non corretta qualche problema in un modo o nell'altro lo creerà.
Non resta che attendere il testo del maxiemendamento per fugare ogni dubbio e far chiarezza su una questione che continua, al momento, ad essere tutt'altro che chiara.
Giovanni Rodriquez
15 dicembre 2019
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