Aborto. Grillo contro le leggi restrittive Usa: “Criminalizzarlo vuol dire tornare all’epoca buia degli aborti clandestini”. E precisa: “Legge 194 non si tocca”
Il Ministro della Salute commenta le recenti decisioni di Alabama e Missouri che hanno deciso varare norme stringenti sull’aborto. “Anche in Italia c'è qualcuno che spera in un ritorno al passato, ma la legge 194 non si tocca e per questo dobbiamo lavorare: il diritto all'obiezione di coscienza dei medici non può essere un ostacolo all'applicazione di norme dello Stato”
18 MAG - “Già diversi Stati degli Usa hanno approvato leggi altamente restrittive per l'aborto. Gli ultimi casi di Alabama e Missouri sono eclatanti. Queste non sono leggi per la difesa della vita, ma veri e propri attacchi alle donne. Criminalizzare l'interruzione di gravidanza vuol dire tornare all'epoca buia degli aborti clandestini. Ai corpi massacrati da praticoni senza scrupoli, alla colpevolizzazione delle donne anche quando sono vittime di violenza”. Lo scrive su facebook il Ministro della Salute,
Giulia Grillo.
“Non abbassiamo la guardia – prosegue - , ci vuole veramente poco per tornare indietro nei diritti. I paladini del Medioevo si rassegnino: non lo permetteremo. Non può passare questo rilancio di una mentalità retrograda e oppressiva che vorrebbe togliere alle donne il diritto di decidere. Nessuna donna è felice di abortire e criminalizzare il diritto di scelta cancella anni di battaglie giuste”.
“Anche in Italia – conclude - c'è qualcuno che spera in un ritorno al passato, ma la legge 194 non si tocca e per questo dobbiamo lavorare: il diritto all'obiezione di coscienza dei medici non può essere un ostacolo all'applicazione di norme dello Stato”.
18 maggio 2019
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