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Patto per la salute. Riprende il dialogo Grillo-Regioni. Da sciogliere nodo commissariamenti e risorse, su cui dal Mef non arrivano certezze. Ma il Ministro ribadisce: “Non verranno toccate”

di Luciano Fassari

Nuova riunione a Ripa per il nuovo Patto dopo le scaramucce delle ultime settimane. Il dialogo è certamente ripreso ma sul tavolo pesano il nodo della revisione dei commissariamenti e soprattutto sulla certezza delle risorse visto su cui dall’Economia ancora non ci sono garanzie. Le Regioni chiedono poi un pre accordo col Governo sulle regole d’ingaggio prima di far decollare i tavoli operativi ma Grillo non ci sta: “Ora bisogna partire”. Anche perché manca un mese alla scadenza del 31 marzo che ad oggi difficilmente sarà rispettata.

27 FEB - Dopo le frizioni delle ultime settimane è ripreso il confronto oggi a Ripa tra le Regioni e il Ministro Grillo sul Patto per la salute 2019-2021. Un fatto positivo ma sul piatto della bilancia pesano come macigni due questioni. La prima è quella delle risorse, nella riunione erano presenti anche esponenti del Mef che non avrebbero dato certezza sulle risorse per i prossimi anni e questo avrebbe irrigidito molte regioni anche se il Ministro Grillo ha rassicurato sul fatto che “le risorse non verranno toccate”. Altro tema caldo quello della revisione dei commissariamenti su cui anche il sottosegretario alla Salute Luca Coletto aveva fatto qualche apertura la settimana scorsa. Le Regioni chiedono di rivedere tutta la normativa mentre il Ministro ha ricordato che c’è la legge sull’incompatibilità presidenti/commissari che va rispettata anche se non ha escluso che si possa arrivare ad un accordo in sede di Patto. Infine, anche un piccolo giallo. Le Regioni vorrebbero sottoscrivere un pre-accordo con il Governo su quelle che potremo chiamare ‘regole di ingaggio’. Un’ulteriore passaggio che il Ministro, visti anche i tempi stretti (il patto si dovrebbe chiudere entro il 31 marzo) ritiene superfluo.
 
“Sui commissariamenti ho chiarito che c’è una Legge (incompatibilità presidente/commissario) che è stata approvata dal Parlamento e noi valuteremo con molta attenzione se e quando usarla. Ma è chiaro che la legge è quella. Poi è evidente che se metteremo nel Patto nero su bianco dei principi di riforma sul tema dei commissariamenti ed essi saranno condivisi agiremo di conseguenza”, ha dichiarato a Quotidiano Sanità il Ministro della Salute, Giulia Grillo al termine della riunione.
 
Tema caldo sono però le risorse dove dal Mef non sono arrivate certezze. “Chiaramente –ha detto Grillo - questo vale un po’ per tutto ma posso dire che ho la garanzia politica del presidente Conte e dei vicepremier che non verranno toccate le risorse sulla sanità”.
 
Più scettico il Ministro sulla stesura di un pre accordo tra Governo e Regioni sulla base del documento con le regole d’ingaggio. “Nel tavolo non se n’è parlato e nessuno ne ha fatto menzione. Sono rimasta che dovevamo lavorare sul Patto per la salute. Condividiamo a grandi linee il documento che ci hanno presentato ma mi sembra ridicolo parlare di ‘pre-patto’, ‘pattino’. Ora dobbiamo partire”.
 
E poi sui tempi Grillo chiarisce: “Noi siamo pronti e sono le Regioni che hanno sospeso i lavori per la questione della presidenza di Aifa su cui ho espresso la mia contrarietà, ma certamente per una poltrona non si può bloccare il Patto”.
 
 
“Oggi è ripreso il confronto politico di cui noi avevamo necessità. Abbiamo parlato del documento che nelle scorse settimane avevamo consegnato al Ministero e abbiamo trovato una buona disponibilità su alcuni punti mentre su altri l’impressione è che il Ministro voglia riflettere”. Ha dichiarato al termine della riunione il coordinatore della commissione Salute delle Regioni, Antonio Saitta.
 
Il primo riferimento è al tema della modifica delle norme sui commissariamenti. “Il Ministro –ha detto Saitta - ha ribadito che c’è una legge ma a mio avviso un Patto per la salute deve avere uno sguardo di prospettiva verso il futuro dev’essere un’occasione anche per immaginare che qualcosa si possa cambiare”.

Altro tema ballerino per le Regioni è quello delle risorse dato che dal Mef, che era presente alla riunione, “non sono arrivate rassicurazioni” sulle risorse per i prossimi anni.

Saitta poi ha dettato i prossimi step: “Ora prima di partire con i tavoli operativi si dovrebbe procedere, dopo una riflessione del Ministro con i sottosegretari che erano entrami presenti, alla sottoscrizione di un documento tra i presidenti delle Regioni e Governo perché è evidente che soprattutto sulle risorse e competenze c’è la necessità che questo sia un patto con l’Esecutivo”.

Per quanto riguarda i tempi per Saitta sarà difficile rispettare la scadenza del 31 marzo ma è fiducioso che “in qualche mese si potrà chiudere”.
 
“È stata una presa riunione di approccio ma il Ministro mi sembra ben orientato a fare in modo del principio dell’uguaglianza tra i cittadini sia garantito, soprattutto tra i cittadini di Nord e Sud e mi auguro che abbia la forza politica per farlo”. Ha dichiarato al termine dell’incontro il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
 
“Il sud – ha precisato - in queste grandi trattative va sempre sotto perché il nord ha una forza economica e politica che non è paragonabile alla nostra. Speriamo di non soccombere e anzi di fare il miracolo.

 
Luciano Fassari

27 febbraio 2019
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