Manovra. Filippi (Fp Cgil Medici): “Vogliono far tornare il precariato”
di Luciano Fassari
Il segretario boccia senz’appello l’emendamento che dà la possibilità alle aziende in via eccezionale, di conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie. “Sulle assunzioni ci aspettavamo molto di più dopo gli annunci del Governo e invece quello che doveva essere un elefante si è rivelato un topolino, con il risultato di far rientrare il precariato dalla finestra”.
03 DIC - “È il ritorno del precariato medico”. È questo il giudizio tranchant che dà il segretario della Fp Cgil Medici,
Andrea Filippi dell’emendamento del Governo alla Legge di Bilancio con cui si dà la possibilità alle aziende in via eccezionale, di conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie.
“Ci rendiamo conto – sottolinea - della difficoltà delle Regioni ma ci aspettavamo che il governo facesse di più come un piano di assunzioni da finanziare con aumenti di risorse per il Fondo sanitario, anche attraverso lo sblocco del tetto di spesa al personale, e con un aumento sostanzioso delle borse di specializzazione dato che ne sono state previste solo 800 in più” e ne servirebbero perlomeno ulteriori 2.000.
“Avevano annunciato mari e monti – incalza -, ci doveva essere un intervento sostanzioso ma la montagna ha partorito un topolino e con questa misura si è trovato semplicemente un modo per far rientrare il precariato della finestra (che difficilmente stavamo superando con la Legge Madia), tra l’altro con contratti che sembrano dei co.co.co”.
“I problemi – evidenzia – non si risolvono dalla coda, ma dalla testa e come dicevo si doveva intervenire con un piano massiccio che tra l’altro il Ministero aveva annunciato. Ora invece si sta reintroducendo il precariato con il rischio di continuare il proliferare di situazione che per molti anni abbiamo visto nei Pronto soccorso”
“Certo – sottolinea Fillippi – vengono messi vari paletti ma il problema c’è laddove mancano gli specialisti. Noi – ricorda – avevamo proposto in via emergenziale di attingere alle graduatorie della specialistica ambulatoriale, composte da professionisti formati, invece così facendo si avallano forme di precariato ‘tout court’”.
Più “positivo” invece il giudizio di Filippi sulla possibilità per gli specializzandi all’ultimo anno di accedere ai concorsi per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina bandita e collocati in graduatoria separata.
Bicchiere mezzo pieno invece per il segretario della Fp Cgil Medici la misura per lo sblocco dell’indennità di esclusività: “Bene ma aspettiamo risposte sul salario accessorio”.
Bocciatura invece per la decisione di avallare l’emendamento delle Regioni che svincolano i Fondi per borse di studio per la medicina generale, assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti nel Ssn e libera professione: “L’ennesimo colpo all’universalismo e all’aiuto sociale”.
Luciano Fassari
03 dicembre 2018
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