Balduzzi. Liberalizzazione farmaci? “Preferisco parlare di apertura del sistema”
Lo afferma oggi in un’intervista al quotidiano Avvenire il ministro della Salute. “Il sistema delle farmacie è troppo rigido, ma quella rigidità va compresa: non parliamo di un bene commerciale qualunque”. E sui ticket dice: “Li riformeremo sulla base del reddito e del fattore famiglia”.
05 GEN - “Nel programma del governo c’era e c’è il cammino che porta alle liberalizzazioni. Ma io questa parola, quando si ragiona di un settore delicato come quello del farmaco, preferisco non usarla. E limitarmi a parlare di un’esigenza di respiro, di apertura”.
Esordisce così il ministro della Salute
Renato Balduzzi intervistato oggi da
Arturo Celletti e
Marco Iasevoli su
Avvenire. E quando i due giornalisti gli chiedono se questa posizione sia una "mano tesa alla lobby dei farmacisti", risponde: “No. Ma le parole vanno usate con cura".
"L'obiettivo - spiega - è aprire il sistema. È un sistema rigido, troppo rigido, ma quella rigidità deve essere compresa: non parliamo di un bene commerciale qualunque”. “Oggi - prosegue il ministro - le norme impongono una farmacia ogni 5mila abitanti nei comuni fino a 12mila abitanti e ogni 4mila in quelli più grandi. Dobbiamo abbassare il quorum e dare più apertura al settore permettendo a nuovi professionisti di inserirsi nel mercato. Così aumentiamo la concorrenza e abbassiamo i prezzi a vantaggio dei cittadini”.
E la vendita nei grandi centri commerciali? “Si può fare, anche questo dà respiro. E lo faremo: il governo ha preso un impegno chiaro”. E nelle parafarmacie, gli chiedono ancora i giornalisti, potranno essere venduti contraccettivi? “Lo escludo. Voci del genere - sottolinea il ministro - sono frutto di una inadeguata informazione. Sia nelle proposte iniziali del governo sia nel testo finale sono sempre state escluse le pillole contraccettive”.
Il ministro è poi intervenuto anche sui risultati del
nostro dossier sui ticket riaffermando la volontà del Governo di procedere ad una riforma complessiva del sistema di compartecipazione alla spesa: “Ho pronta una proposta, la presenterò a metà mese alle regioni e starà dentro il Patto per la salute: nella determinazione del ticket ci saranno reddito e fattore famiglia. L’ho detto e non torno indietro perché la stella polare è una sola: equità”.
05 gennaio 2012
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