Droghe. Relazione al Parlamento 2018: Un mercato illegale da 14,4 mld. La cannabis quella più diffusa. Ma la cocaina rappresenta il 40% della spesa. Decessi cresciuti del 10%
Il mercato vale quasi un punto di Pil e almeno un italiano adulto su 3 ha sperimentato sostanze psicoattive. La cannabis la più utilizzata, soprattutto tra i giovani dove ne fa uso il 34% degli studenti. Aumentano nell’ultimo del 60% i sequestri ma crescono anche i consumi a rischio e i decessi, che sono saliti del 10%. Il Ministro Fontana: “Potenziare attività di prevenzione cura e riabilitazione, anche precoci, senza tralasciare l’attività di contrasto al traffico e allo spaccio”. LA RELAZIONE
01 OTT - Un terzo della popolazione fra i 15 ed i 64 anni, perlopiù uomini, ha sperimentato sostanze psicoattive illegali almeno una volta nel corso della propria vita e uno su dieci (circa 4 milioni) lo ha fatto nel corso del 2017. La sostanza più utilizzata è la cannabis il cui trend è in crescita, soprattutto tra gli studenti (il 34% l’ha provata almeno una volta). Ma la più remunerativa per il mercato illegale (giro d’affari di 14,4 mld) è la cocaina che rappresenta il 40% del totale. Cresce il consumo ad alto rischio come salgono però anche i sequestri (+60% nel 2017 rispetto al 2016). Aumentano anche i decessi: nel 2017 quelli direttamente attribuibili all’uso di sostanze stupefacenti sono stati 294, con un aumento di quasi il 10 % rispetto al 2016. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nella Relazione 2018 al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze.
“Ritengo debbano essere potenziate le attività di prevenzione cura e riabilitazione, anche precoci, senza tralasciare l’attività di contrasto al traffico e allo spaccio. La tutela del futuro dei nostri giovani e delle loro famiglie deve essere al centro delle nostre azioni di Governo. Nonostante negli ultimi 15 anni si sia assistito ad una riduzione complessiva del numero dei decessi per overdose, dal 2016 notiamo un leggero aumento dei decessi droga correlati, soprattutto per eroina. Le nostre linee programmatiche prevedono un coinvolgimento, a vari livelli e modalità, di tutti gli attori del sistema delle tossicodipendenze perché sono consapevole che solo con uno sforzo comune e con una collaborazione costante sarà possibile ottenere risultati efficaci e duraturi”. Scrive nella prefazione il Ministro della Famiglia,
Lorenzo Fontana.
Qui di seguito la sintesi:
Consumi nella popolazione. Un terzo della popolazione fra i 15 ed i 64 anni ha sperimentato sostanze psicoattive illegali almeno una volta nel corso della propria vita e uno su dieci (circa 4 milioni) lo ha fatto nel corso del 2017. La maggioranza degli utilizzatori è di genere maschile. La cannabis è la sostanza più diffusa, il 10% della popolazione ne ha fatto uso almeno una volta nel corso dell’ultimo anno. Minore la percentuale di chi riferisce uso di cocaina (1,2%), di oppiacei (0,6%) e di spice (0,5%). Il trend dei consumi di cannabinoidi risulta in crescita con l’eccezione dei soggetti che riferiscono un uso frequente.
Il 34% degli studenti italiani (circa 880.000) ha provato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita e il 26% lo ha fatto nel corso del 2017. I ragazzi utilizzatori sono il doppio rispetto alle ragazze, ad eccezione della cannabis per la quale il rapporto maschi/femmine è di 1,5. Il 4% degli studenti utilizza sostanze psicoattive frequentemente (20 o più volte al mese nel caso della cannabis e/o 10 o più volte al mese per le altre sostanze). La cannabis è la sostanza più diffusa (utilizzata dal 34% degli studenti), seguita da spice (12%), altre NPS (4%) e cocaina (3,4%). L’1,6% degli studenti ha fatto uso di sostanze senza sapere cosa fossero, lo 0,4% ha utilizzato sostanze per via iniettiva.
Consumo ad alto rischioLe stime condotte nel 2017 confermano un sensibile cambiamento nella composizione dei modelli di consumo delle sostanze psicoattive, a favore di un aumento di quelli più pericolosi per gli utilizzatori: aumentano infatti sia le frequenze d’uso che il poli-uso di tutte le sostanze, oltre che il cosiddetto uso problematico di cannabis. Si stimano oltre 200.000 utilizzatori ad alto rischio di oppiacei, 100.000 di cocaina e quasi 1.400.000 di cannabis.
Il mercato illegale.Le attività economiche connesse al mercato delle sostanze psicoattive illegali rappresentano circa il 75% di tutte le attività illegali e pesano per circa lo 0,9% sul PIL. Il consumo di tali sostanze è stimato valere 14,4 miliardi di euro, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Il 40% è attribuibile alla spesa per il consumo di cocaina.
I sequestri. Nel 2017, a seguito delle operazioni antidroga condotte sul territorio nazionale, sono stati sequestrati 114.588,60 kg di sostanze stupefacenti, con un aumento di circa il 60% rispetto al 2016.
Del totale dei sequestri effettuati nel 2017, il 95% ha riguardato cannabinoidi (hashish 16% e marijuana 79%). La cocaina rappresenta il 4% dei quantitativi sequestrati e il restante 1% è costituito prevalentemente da eroina e altre droghe. Le droghe sintetiche sono state sequestrate in quantità molto basse (144,52 kg/21.553 dosi), pari allo 0,1% del totale dei quantitativi sequestrati. Le piante di cannabis sequestrate sono state 265.635. Durante l’anno sono inoltre stati sequestrati 97 kg di khat, 50,8 kg di metamfetamina, 43 kg di bulbi di papavero, 19,50 kg di dimetiltriptammina (DMT) e 3,88 kg di ketamina.
Rispetto al 2016, sono aumentati i quantitativi sequestrati di marijuana (+118%), eroina (+28%) e droghe sintetiche (+101% in polvere e +13% in dosi), mentre sono diminuiti i quantitativi di cocaina (-13%) e hashish (-22%). I sequestri di piante di cannabis sono diminuiti del 43%. Il mercato italiano è alimentato per la maggior parte dalla cocaina prodotta in Colombia e proveniente dal Brasile, Cile, Stati Uniti d'America, Ecuador, Costa Rica e Olanda. Questa sostanza viene trasportata principalmente attraverso l’Ecuador, il Venezuela, il Brasile e la Repubblica Dominicana e, una volta arrivata in Europa, attraverso la Spagna e l’Olanda. Nelle aree di frontiera è stato sequestrato il 64% del totale della cocaina sequestrata a livello nazionale. In particolare, le aree maggiormente interessate sono quelle frontaliere marittime
Le persone segnalate all’autorità giudiziaria.Nel 2017 sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 35.190 persone per reati in violazione del DPR n. 309/1990, con un incremento del 6% circa dal 2016. Nell’ultimo biennio si è osservata una inversione di tendenza rispetto al periodo 2013-2015, durante il quale è stato registrato un trend in diminuzione.
Fra i soggetti segnalati, la maggior parte (71%) è in stato di arresto, il 28% in libertà e l’1% è irreperibile. La quasi totalità dei soggetti (94%) è stata denunciata per traffico illecito di sostanze (art. 73 DPR n. 309/1990) e il 6% per associazione finalizzata al traffico (art. 74 DPR n. 309/1990). Le denunce hanno riguardato soggetti prevalentemente di genere maschile (93%) e italiani (60%). Il 4% delle denunce ha riguardato minorenni, il 40% dei denunciati ha tra i 20 e i 29 anni, il 26% tra i 30 e i 39 anni e circa un quarto ha più di 40 anni.
La sostanza stupefacente interessata dal più alto numero di denunce è stata la cocaina (11.686 denunce), seguita da marijuana (n. 9.319), hashish (n. 7.375), eroina (n. 3.383) e piante di cannabis (n. 1.388). Rispetto al 2016, è stata rilevata una diminuzione delle denunce per i reati correlati all'hashish (-13%), alle droghe sintetiche (-10%), all'eroina (-8%), alle piante di cannabis (-8%) ed un aumento per quelle relative alla marijuana (+45%) e alla cocaina (+5%).
Ricoveri e decessi correlati alle droghe. I ricoveri direttamente droga-correlati nel 2016 (ultimo dato disponibile) sono stati 6.575: il trend è in aumento dal 2013, in controtendenza rispetto al calo generalizzato delle dimissioni ospedaliere. Il 45% è attribuibile al consumo di oppioidi, il 39,6% a quello di cocaina, l’11,9% di cannabinoidi, il restante 3,2% di amfetamine o allucinogeni. Nel corso del 2016 (ultimo dato disponibile) sono state contestate 4.742 violazioni per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (art. 187 Codice della Strada): il dato è in crescita rispetto agli anni precedenti.
Per quanto riguarda le rilevazioni dei Carabinieri, gli incidenti stradali con lesioni a persone dove almeno un conducente era sotto l’effetto di sostanze psicoattive sono stati 831 (pari al 2,6% del totale degli incidenti rilevati) ed hanno provocato 1.331 feriti e 26 vittime. Nel 2017, i decessi direttamente attribuibili all’uso di sostanze stupefacenti sono stati 294, con un aumento di quasi il 10 % rispetto al 2016. In oltre il 50% dei casi, la sostanza correlata al decesso è stata l’eroina. I decessi correlati all’uso di sostanze stupefacenti nel 2015 (ultimo dato disponibile) sono stati 251, dato che risulta in forte diminuzione dal 2005. Il dato aumenta a 572 decessi se si considerano anche quei casi in cui l’utilizzo della sostanza ha contribuito al decesso, ma non è stato l’unica causa. L’età media dei soggetti deceduti è di circa 43 anni.
01 ottobre 2018
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