Manovra. Salvini a gamba tesa sulla sanità: “Sprechi si devono toccare. Ora costi standard”
Il ministro dell’Interno e vice premier rompe gli indugi e parla chiaramente in un’intervista al Corriere della Sera di una manovra che taglierà la spesa. Anche nella sanità: "Luigi Di Maio dice la “sanità non si tocca”, ma gli sprechi si devono toccare e i costi standard saranno importanti sotto questo punto di vista".
23 SET - Tagli sì, tagli no? Ormai sembra non ci siano dubbi sul fatto che nella manovra la sanità possa subire una sforbiciata. La prima a parlarne è stata
Giulia Grillo che non ha fatto velo sulle sue intenzioni di
ridurre la spesa farmaceutica anche se con quei risparmi vorrebbe mettere le mani sui ticket a partire dal superticket su specialistica e visite
solo ritoccato dal Governo Gentiloni.
Ma oggi a parlare di tagli in modo esplicito è stato un altro ministro, Matteo Salvini, titolare del Viminale e vice premier, che in un’intervista al Corriere della Sera alla domanda del giornalista (Marco Cremonesi) che gli chiedeva se nella prossima manovra ci potrebbero essere dei tagli, ha risposto così:
“Ma certo. Luigi Di Maio dice la “sanità non si tocca”, ma gli sprechi si devono toccare e i costi standard saranno importanti sotto questo punto di vista. Mi accusano di sprecare sulle pensioni, ma lei lo sa che noi paghiamo un miliardo all’anno di pensioni sociali sui ricongiungimenti famigliari? Persone che arrivano senza aver mai pagato un euro di tasse e si prendono la pensione? E con il dl del ministro Bongiorno ci sono amplissimi margini di recupero di risorse e produttività anche nella pubblica amministrazione”.
23 settembre 2018
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