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Interrogazioni/1. Fugatti (Sott. Salute): “In nuovo Piano liste d’attesa intramoenia a carico Asl. Rispetto tempi sarà criterio per accesso a finanziamenti aggiuntivi”


Così il sottosegretario alla Salute rispondendo in Commissione Affari Sociali ad un'interrogazione di Carnevali (Pd). "Nel Pngla 2018-2020 previsti  per l'intramoenia percorsi di prenotazione differenziati rispetto alle prenotazioni in regime istituzionale. Implementazione della capacità erogativaquali l'estensione delle attività diagnostiche in fasce orarie ulteriori da quelle già programmate. Nuovo Piano sarà improntato alla gestione trasparente ed alla totale visibilità delle agende di prenotazione".

11 LUG - "Obiettivo principale del nuovo Piano nazionale di governo delle liste d'attesa 2018-2020 è quello di assicurare la condivisione di un percorso per il governo delle liste di attesa, finalizzato a garantire un appropriato, equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari, che si realizza con l'applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, il rispetto delle classi di priorità, sia nella fase di prenotazione che di erogazione, nonché la trasparenza riguardo alle informazioni relative alle liste di attesa e alle modalità di prenotazione. Sarà affermato il principio che nel caso di mancata esplicitazione dei tempi massimi di attesa nei Piani regionali, dovranno comunque essere rispettati i parametri temporali determinati nel Piano nazionale".
 
Così il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti (Lega), ha ieri anticipato in parte i contenuti del nuovo Piano nazionale per le liste d'attesa rispondendo in Commissione Affari Sociali ad un'interrogazione sul tema presentata da Elena Carnevali (Pd).
 
"Il Pngla 2018-2020 fornirà, inoltre, l'elenco preciso delle prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza ospedaliera soggette ai monitoraggi, le cui risultanze, nell'ottica della massima trasparenza, saranno pubblicati periodicamente nel portale del Ministero della salute. Inoltre, verrà confermato l'obbligo di indicare sulla prescrizione il codice della classe di priorità, il quesito diagnostico e se si tratta di prime visite/prime prestazioni diagnostiche ovvero di accesso successivo", ha spiegato. 
 
Quanto all'intramoenia, il sottosegretario ha aggiunto che "le Regioni, nei loro Piani regionali, dovranno provvedere ad un'adeguata organizzazione delle attività in libera professione erogata per conto e a carico delle Aziende, ai fini del contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni particolarmente critiche, nonché alla verifica ed al controllo delle prestazioni erogate in libera professione a favore e a carico dell'utente che ne fa richiesta, per le quali devono essere attivati percorsi di prenotazione differenziati rispetto alle prenotazioni in regime istituzionale, attraverso numeri telefonici, sportelli e agende dedicate".
 
Si agirà poi anche sul lato dell'offerta, con "l'implementazione della capacità erogativa, in relazione alle risorse disponibili e nel rispetto dei vincoli contrattuali, quali, ad esempio, l'estensione delle attività diagnostiche in fasce orarie ulteriori e diverse da quelle già programmate".
 
Grande attenzione verrà dedicata al tema della trasparenza. "Il nuovo Piano sarà improntato alla gestione trasparente ed alla totale visibilità delle agende di prenotazione, tanto in modalità condivisa che riservata, sia per il primo accesso che per i controlli successivi, nonché delle prestazioni specialistiche, includendo tutta l'attività erogata, compresa quella in regime Alpi: il Centro Unico di Prenotazione deve gestire in maniera centralizzata tutte le agende delle strutture pubbliche e private accreditate", ha aggiunto il sottosegretario.
 
"Riguardo la presa in carico del paziente e dei suoi bisogni - ha evidenziato - le Regioni definiranno specifici percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali Pdta (sia in ambito ospedaliero che territoriale) correlati alle patologie di maggior impatto (oncologiche e cardio-vascolari, nell'ambito della cronicità) e ne cureranno l'implementazione, fornendo precise indicazioni nei propri Piani regionali di governo delle liste di attesa (Prgla)".
 
"In definitiva, il nuovo Piano stabilirà il principio per cui la fornitura di servizi in tempi congrui e rispondenti ai bisogni dei cittadini rientra tra i principali criteri di valutazione in merito alla attività delle Regioni, nel momento in cui queste intendano accedere al maggior finanziamento del Ssn", ha concluso Fugatti.
 
Elena Carnevali (Pd), replicando, ha rilevato che la risposta fornisce indicazioni esaustive circa il modello organizzativo volto al superamento delle liste di attesa, peraltro in linea con il relativo piano nazionale attualmente in vigore, e adotta, diversamente da precedenti dichiarazioni rese dal Ministero della salute, un "approccio meno rigido rispetto all'attività libero-professionale intramuraria". Sottolinea tuttavia come rimanga "inevasa" la richiesta di chiarimenti circa l'entità e la provenienza delle risorse aggiuntive necessarie a rendere conseguibile l'obiettivo della riduzione dei tempi di attesa.
 
Giovanni Rodriquez





11 luglio 2018
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