Pma e coppie omosessuali. Tribunale rimette decisione alla Consulta. Ass. Coscioni: “Un altro divieto di una legge assurda potrebbe essere cancellato”
Accolta dal Tribunale di Pordenone la richiesta di una coppia di donne omosessuali. Gallo: "La legge 40 ad oggi è stata riformata solo tramite l'intervento della Corte Costituzionale. Una discriminazione su base dell'orientamento sessuale di chi ha bisogno di queste tecniche mediche per poter avere un figlio. Divieto in violazione con la nostra Carta Costituzionale e le fonti di diritto internazionali".
05 LUG - Il Tribunale di Pordenone ha accolto la richiesta di una coppia di donne omosessuali, di sollevare la questione di legittimità costituzionale delle norme che attualmente vietano in Italia l'accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita anche alle coppie omosessuali. Esulta l’Associazione Luca Coscioni, da anni in prima linea per abolire la legge 40/2004.
“Un altro divieto della legge sulla procreazione medicalmente assistita è destinato ad essere cancellato – dichiara
Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni -. Il Tribunale di Pordenone ha sollevato la prima questione di legittimità costituzionale sul divieto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le coppie dello stesso sesso previsto all'articolo 5 della Legge 40 del 2004 - quella stessa legge ad oggi è stata riformata solo tramite l'intervento della Corte Costituzionale (
qui approfondimento). Una discriminazione su base dell'orientamento sessuale di chi ha bisogno di queste tecniche mediche per poter avere un figlio. Divieto in violazione con la nostra Carta Costituzionale e le fonti di diritto internazionali. Ancora una volta là dove non vuole arrivare la politica sono le persone con le loro vite e diritti che, attivando le istituzioni, diventano 'legislatori'".
05 luglio 2018
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