Ddl Lorenzin. L'appello di Conaps e Federazione Tsrm: “Si approvi il provvedimento. Un eventuale rinvio avrà conseguenze politiche”
Così Antonio Bortone, presidente del Conaps, e di Alessandro Beux, presidente della Federazione Tsrm, tornano sui ritardi dell'esame del disegno di legge sul riordino delle professioni sanitarie ancora non incardinato in Commissione al Senato. "Il tempo è poco, ma sufficiente! Un eventuale rinvio alla prossima legislatura, a una prossima occasione, l’ennesima, non resterà senza responsabili".
30 NOV - "Passano i giorni, le settimane, si avvicina la fine della legislatura e il ddl Lorenzin non chiude il suo iter parlamentare. Le professioni sanitarie aspettano da troppo tempo. Tutti invocano la riforma dell’impianto ordinistico, sia fuori che dentro gli attuali Ordini e Collegi, ma c’è sempre un interesse particolare che si frappone a quello generale. Si continua a rimandare e noi, il sistema sanitario e i cittadini continuiamo ad aspettare. Non è giusto". Questo il commento di
Antonio Bortone, presidente del Conaps, e di
Alessandro Beux, presidente della Federazione Tsrm.
"Cinque anni fa i Tsrm hanno fatto una scelta responsabile, a favore dell’interesse generale e utile a superare le pretestuose resistenze nei confronti dell’istituzione di nuovi Ordini, rendendosi disponibili a condividere il costituendo Ordine con tutte le professioni sanitarie afferenti al Conaps e con gli assistenti sanitari. Un esempio concreto di come per cambiare davvero lo stato delle cose servano scelte capaci di andare al di là degli schemi consolidati e delle dichiarazioni di facciata. Ancorché imperfetta (quale opera umana lo è?), la riforma ordinistica contenuta nel ddl Lorenzin serve al Paese, alla sanità, al servizio sanitario, ai professionisti e alle persone assistite; non può essere rallentata, tanto meno bloccata, da chi è mosso da motivazioni strumentali, pretestuose, che tutelano l’autoreferenzialità, il corporativismo e gli interessi particolari, non certo quelli della collettività", proseguono.
"Il tempo è poco, ma sufficiente! Un eventuale rinvio alla prossima legislatura, a una prossima occasione, l’ennesima, non resterà senza responsabili e conseguenze politiche. Chiediamo l’Ordine contro l’attuale disordine ed equità per tutte le professioni impegnate nel progetto salute", concludono Bortone e Beux.
30 novembre 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy