Renzi su abolizione superticket: “Sono pronto a farmene carico perché serve ai cittadini”. E su assegnazione Ema ad Amsterdam: “È peggio dei rigori. Ha pesato anche il ‘no’ alle Olimpiadi”
"Fossi stato da solo non l'avrei fatto, ma dal momento in cui c’è da fare un accordo politico sono pronto a farmi carico delle richieste degli altri, specie se è una misura che serve ad aiutare cittadini". Così il segretario PD è intervenuto ieri alla trasmissione di Rai1 Porta a Porta. E sull'assegnazione dell'Ema ad Amsterdam: "Su Ema ci siamo fatti del male al sorteggio, con le Olimpiadi ci siamo fatti male da soli dicendo ‘no’ ad un’incredibile occasione. Queste cose si pagano sul lungo periodo".
22 NOV - "L’eliminazione del superticket è una proposta che viene dal Campo progressista. Fossi stato da solo a decidere non lo avrei fatto, ma dal momento in cui c’è da fare un accordo politico sono pronto a farmi carico delle richieste degli altri perché mi sembra un atteggiamento di buon senso. Poi sarà il Governo a decidere, ma io do una mano volentieri se è una misura che serve ad aiutare cittadini, e non solo per necessaria a raggiungere un accordo politico. Allo stesso modo quando Alternativa popolare, giustamente, chiede di rimettere il bonus bebè, io sono più d’accordo a reintrodurlo che a tenerlo fuori". Così il segretario del PD,
Matteo Renzi, intervenuto ieri alla trasmissione di Rai1
Porta a Porta ha commentato la possibile abolizione del superticket nella prossima legge di Bilancio.
Renzi è poi intervenuto sull'assegnazione dell'Ema ad Amsterdam: "Fa male per come è andata. Due giorni dopo la Brexit dissi subito, insieme a Sala, Maroni e Lorenzin che avremmo voluto ospitare noi la nuova sede dell'Ema. Per la prima volta abbiamo lavorato tutti insieme come italiani. Certo c’è da mangiarsi le mani per come si è conclusa la cosa. Dopo di che, questa è andata male per una monetina, pensi invece che la prima cosa che mi ha detto Macron quando l'ho incontrato è stata è stata 'grazie per le Olimpiadi'. Mentre per Ema ci siamo fatti del male al sorteggio, con le Olimpiadi ci siamo fatti male da soli perché l’amministrazione di Roma ha detto ‘no’ ad un’incredibile occasione per la città. Queste cose si pagano sul lungo periodo".
"Le faccio un esempio: per Ema non saremmo mai arrivati al sorteggio del terzo turno se non avessimo ospitato l’Expo a Milano. Oggi che è il momento in cui uno si mangia le mani per la cattiva sorte, io dico continuiamo a crederci perché se avessimo detto dei ‘no’ in passato, come abbiamo fatto per le Olimpiadi a Roma, non avremmo avuto l’Expo a Milano né quei tantissimi posti di lavoro e potenzialità che ha generato. Ad ogni modo l’Italia continua ad avere un settore farmaceutico estremamente importante. Questa volta andata così, peggio dei rigori", ha concluso.
Giovanni Rodriquez
22 novembre 2017
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