Crisi idrica Roma. Question time di Lorenzin: “Ministero non è stato informato. Possibili gravi ripercussioni sui servizi sanitari”
"Seguirò l’evolversi dell’emergenza idrica e che i miei Uffici collaboreranno con l’Amministrazione regionale e comunale, perché si eviti che tale situazione di emergenza possa arrecare pregiudizio alla salute umana e animale". Così la ministra della Salute è intervenuta oggi in Aula alla Camera per fare il punto della situazione sull'emergenza acqua nella capitale, rispondendo ad un'interrogazione presentata a prima firma da Giovanni Mottola (Ap).
26 LUG - "La problematica dell’emergenza idrica a Roma - anche per le possibili ricadute sul sistema di tutela della salute umana ed animale - suscita in queste ore grande preoccupazione. Mi preme, anzitutto, evidenziare che il Ministero della salute abbia appreso solo da notizie di stampa dell’adozione, da parte della Regione Lazio, dell’ordinanza in materia di approvvigionamento idrico, in quanto gli Uffici del mio Dicastero non sono stati coinvolti nell’istruttoria che ha portato all’emanazione del provvedimento contingibile e urgente". Così la ministra della Salute,
Beatrice Lorenzin, è ntervenuta oggi in Aula alla Camera per fare il punto della situazione sull'emergenza acqua nella capitale, rispondendo ad un
question time presentato a prima firma da
Giovanni Mottola (Ap).
"Dopo aver appreso dei contenuti dell’ordinanza, ho dato immediatamente indicazione ai miei Uffici di prendere contatti con le Amministrazioni, comunale e regionale, al fine di individuare le iniziative da intraprendere per evitare che le misure di divieto di approvvigionamento idrico possano avere ricadute negative sui servizi sanitari e socio-sanitari erogati ai cittadini romani. Ho pertanto personalmente scritto sia al Presidente della Regione Lazio che al Sindaco di Roma Capitale, evidenziando che un’eventuale sospensione generalizzata dell’erogazione di acqua nella città di Roma, anche a fronte dello straordinario incremento delle temperature registratosi in queste ultime settimane, potrebbe pregiudicare gravemente il livello igienico sanitario di tutte le strutture ricettive e di ristorazione della Capitale e di tutti gli uffici pubblici, nonché di tutte le strutture ove vengono alloggiati a qualsiasi titolo gli animali, ma soprattutto potrebbe comportare gravi pregiudizi per l’erogazione dei servizi sanitari essenziali", ha spiegato la ministra.
"Si consideri - ha aggiunto - che Roma Capitale conta complessivamente 5 presidi ospedalieri di base, 11 presidi ospedalieri sede di Dipartimento Emergenza-urgenza Accettazione (D.E.A.) di I livello, 6 presidi ospedalieri sede di D.E.A. di II livello (ivi incluso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù), 29 presidi ospedalieri non dotati di pronto soccorso, per un totale di circa 13 mila posti letto".
Ho, pertanto, chiesto al Presidente Zingaretti e al Sindaco Raggi di verificare accuratamente – nell’ambito delle rispettive competenze – che, pur nell’emergenza, sia assicurata una presenza continua e sufficiente di risorse idriche in tutte le strutture che erogano assistenza sanitaria e socio-sanitaria ai cittadini, nonché in tutte le strutture ove vengono alloggiati gli animali, nel Comune di Roma Capitale, tale da garantire, senza interruzione alcuna, i servizi sanitari e socio-sanitari essenziali e, soprattutto, di verificare che non sia messa a rischio la salute dei pazienti, nonché il benessere animale. Proprio ieri - ha sottolineato Lorenzin - ho appreso che il Sindaco del Comune di Roma ha sottoposto la mia segnalazione ai vertici di ACEA S.p.A., per il seguito di competenza".
"Concludo, quindi, rassicurando gli Onorevoli interroganti che seguirò l’evolversi dell’emergenza idrica e che i miei Uffici collaboreranno con l’Amministrazione regionale e comunale, perché si eviti che tale situazione di emergenza possa arrecare pregiudizio alla salute umana e animale".
26 luglio 2017
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