Parafarmacie. Fregolent (PD): “Illuse da liberalizzazioni, migliaia di posti di lavoro a rischio. Siano riassorbite nel sistema”
Per la deputata democratica le difficoltà in cui si trovano le parafarmacie rappresentano una “grave emergenza”. E propone un “riassorbimento” che, evidenzia, “non è una sanatoria”, allo scopo di “salvare quei farmacisti titolari di parafarmacia, non tralasciando coloro che hanno mandato in fumo i loro investimenti e sono rimasti senza lavoro”.
21 APR - La situazione delle parafarmacie rappresenta, in Italia, una “grave emergenza”. La pensa così
Silvia Fregolent, deputata Pd, che, attraverso
Facebook, interviene in merito alla
bocciatura della Consulta sulla legge del Piemonte sull’autodiagnostica nelle parafarmacie per esprimere le proprie preoccupazioni.
“E’ un tema su cui mi sono confrontata e su cui ho discusso molto. Ho ascoltato tantissime opinioni, anche molto diverse dalle mie. Tutti siamo d’accordo su un punto: le cose devono cambiare. Il processo di liberalizzazione iniziato nel 2006 ha illuso in particolar modo i farmacisti titolari di parafarmacia dando vita ad un’anomalia tutta italiana che ha portato a una grave emergenza. Oggi molti stanno chiudendo o hanno chiuso e la situazione attuale sta mettendo a rischio 1200 posti di lavoro oltre a quelli già persi (strozzati anche dalla concorrenza delle Gdo)”.
Per Fregolent “va data una risposta immediata” a questa situazione, che “non può prescindere da un riassorbimento (che non è una sanatoria)”. Questo, secondo la deputata, deve essere espresso attraverso, “per esempio, una graduatoria per soli farmacisti titolari di parafarmacia”.
Per la deputata occorrerà però tenere conto di “alcuni vincoli: una distanza minima (per tutelare le farmacie esistenti), l’esclusione di titolari di farmacia che possiedono una parafarmacia, divieto di vendita per i prossimi 10 anni, idoneità professionale, anzianità lavorativa e di titolarità di parafarmacia. In questo modo possiamo salvare quei farmacisti titolari di parafarmacia, non tralasciando coloro che hanno mandato in fumo i loro investimenti e sono rimasti senza lavoro”.
Sulla questione, spiega Fregolent, “si sono già più volte espressi anche i relatori al ddl concorrenza sen.
Salvatore Tomasselli e
Luigi Marino nonché la Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato sen.
Emilia De Biasi con una proposta che non comporta nessun impegno di spesa essendo a costo zero risolvendo definitivamente un problema lavorativo e professionale che non può più essere rimandato”.
Per Fregolent “anche l'opposizione deve condividere, per senso di responsabilità, la necessità di risolvere questa emergenza”.
21 aprile 2017
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