Allevamenti intensivi. In tre anni segnalate quasi 3mila irregolarità, 4,3 mln di euro le sanzioni. Il report del ministero della Salute.
Mentre il valore delle strutture, dei capi e dei prodotti sottoposti a sequestro è stato pari a 225 mln di euro. Sotto la lente del Ministero e dei Nas tre anni di attività, dal 2015 al 2017, di allevamenti, i mangimifici, industrie di macellazione e trasformazione nonché di strutture di vendita all’ingrosso e al dettaglio
15 MAR - Ben 9.293 i controlli effettuati e 2.955 le irregolarità riscontrate, dal 2015 al 2017, sull’intera filiera produttiva alimentare delle carni (importazione, allevamento, macellazione, distribuzione e vendita al dettaglio) dal ministero della Salute di concerto con i Carabinieri dei Nas. 2.109 le persone segnalate alle autorità Amministrative, 623 a quelle Giudiziarie. Le sanzioni penali sono state 1.296 mentre quelle amministrative 3.821 per un importo di 4,3 mln di euro. Il valore delle strutture, dei capi e dei prodotti sottoposti a sequestro è stato pari a 225 mln di euro.
Risultati di tre anni di sistematici controlli eseguiti dai Carabinieri dei Nas - nell’ambito di una pianificazione annuale concordata con il Ministro della Salute sulla filiera delle carni e pubblicati dal Ministero - che hanno passato al setaccio allevamenti, i mangimifici, le industrie di macellazione e trasformazione nonché le strutture di vendita all’ingrosso e al dettaglio.
Verifiche che hanno avuto come obiettivi, accertare il possesso dei necessari requisiti igienico strutturali e il rispetto delle normative di settore, sia di derivazione europea che nazionale, individuare gli animali non correttamente identificati e iscritti alla Banca Dati Nazionale e le carni di provenienza non tracciata al fine di infrenare fenomeni di commercio e macellazione clandestina di carni non certificate dagli organismi di controllo sanitari. Controlli annuali, effettuati nell’ambito della strategia operativa dei Nas, che hanno riguardato, tra le altre, anche alcune aziende oggetto di servizi televisivi nel corso dei quali sono state denunciate presunte situazioni pregiudizievoli per il benessere degli animali.
Nel mirino sono finiti in particolate allevamenti intensivi di animali da reddito, con l’obiettivo principale di prevenire e reprimere trattamenti illeciti praticati sugli animali, effettuati sia mediante l’abuso di farmaci veterinari regolarmente registrati, che di sostanze farmacologicamente attive vietate (sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste), potenzialmente pericolose sia per la salute degli animali che per quella umana, con particolare riferimento a: tenuta degli animali nei siti (spazi dedicati – condizioni igienico-sanitarie); sovraffollamento; stato di nutrizione e di salute degli animali; utilizzo di mangimi deteriorati; utilizzo di anabolizzanti o di altre sostanze non consentite; identificazione degli animali; sterilizzazioni e vaccinazioni; condizioni di trasporto; metodi di stordimento e di macellazione e macellazione clandestina di ovini, solitamente agnelloni fino a 6 mesi di vita, venduti in nero dagli allevatori.
I risultati.
Nell’anno 2015 i controlli mirati agli allevamenti sono stati complessivamente n. 1.143, nel corso dei quali sono state rilevate 328 non conformità a seguito delle quali sono state segnalate 259 persone alle Autorità Amministrative e 129 all’Autorità Giudiziaria. Le sanzioni penali irrogate sono state pari a 326 mentre quelle amministrative 322, per un valore economico di 735.600 euro.
Nel 2016 si è registrato, rispetto all’anno precedente, un incremento dei controlli, che hanno portato complessivamente a 1.916 verifiche, da cui sono conseguite 424 irregolarità. Sensibile è stato anche l’aumento delle persone segnalate all’Autorità Amministrativa (292), nonché le sanzioni pari a 793.400 euro.
Particolarmente utile è stata la collaborazione instaurata con le associazioni di categoria, anche dello specifico settore, in tema di controlli volti a garantire la salubrità degli alimenti destinati al consumatore finale e le previste condizioni igienico sanitarie degli allevamenti e delle aziende di trasformazione, senza trascurare il benessere degli animali.
Inoltre, d’intesa con la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, sono stati eseguiti mirati controlli anche per contrastare l’insorgere e la diffusione di malattie infettive sul patrimonio zootecnico.
Il quadro di situazione, che deriva dal complesso delle attività svolte sul campo evidenzia, rispetto al totale delle irregolarità amministrative rilevate, soprattutto l’inosservanza delle norme sull’identificazione dei bovini (28%), la carenza di condizioni igienico-strutturali (25%), le norme sulla produzione e l’igiene dei mangimi (13%), sui criteri di protezione negli allevamenti e nei trasporti (2%) e l’uso dei farmaci veterinari (3%). Sotto il profilo penale, le inosservanze significative riguardano, il maltrattamento (10%), la ricettazione (8%) e l’abbandono degli animali (3%).
Infine, le recenti attività effettuate congiuntamente con altre specialità dell’Arma ed in particolare con i Carabinieri dei Nuclei Operativi Ecologici hanno consentito interventi su 7 strutture ove erano presenti coperture in
Eternit e 2 discariche abusive.
Si precisa inoltre che accanto all’attività ispettiva dei Carabinieri del Nas è compito delle Aziende sanitarie locali (Asl) verificare e controllare il rispetto della normativa che coinvolge tutta la filiera.
Operazioni di rilievo 2015-2017
Luglio 2015 – Nas Bologna
Segnalati all’Autorità Giudiziaria 6 medici veterinari dell’Asl e 2 dirigenti di una nota industria di prodotti carnei.
Le indagini, scaturite a seguito dell’attività di campionamento che ha evidenziato la ripetuta sistematica presenza del batterio della salmonella in prodotti carnei finiti, hanno fatto emergere gravi irregolarità nella conduzione dell’attività industriale ed inadempimenti dei veterinari pubblici incaricati del controllo e della vigilanza sanitaria.
In particolare, è stato accertato che i veterinari attestavano falsamente di aver proceduto alle attività di controllo e campionamento, di fatto non effettuate, omettendo l’adozione di provvedimenti sanitari necessari ed indispensabili per la tutela della salute dei consumatori.
Settembre 2015 – Nas Roma
Denunciati all’A.G. 4 allevatori e 2 operatori agricoli per aver proceduto all’abbattimento ed alla macellazione di ovini in luoghi non autorizzati e privi dei requisiti minimi volti a garantire l’igiene e la salubrità delle operazioni di taglio, sezionamento e recupero degli scarti di lavorazione. Sequestrati/e:
• − 9 carcasse di agnelli abbattuti ed in corso di macellazione;
• − 34 ovini privi di marchi auricolari;
• − 190 litri di latte crudo ovino;
• − un locale abusivamente adibito alla macellazione.
Gennaio 2016 – Nas Pescara
Presso un’industria di macellazione e commercializzazione di carni sono state sequestrati 22.000 kg. di prodotti carnei, poiché sottoposti a processi di conservazione (congelamento) non autorizzati e non certificati nelle procedure produttive dell’azienda (sistema di autocontrollo). Disposto il divieto di vendita della merce da parte dell’Autorità Sanitaria.
Gennaio 2016 – Nas Palermo
Il legale responsabile di un supermercato e due suoi dipendenti (
tra cui il responsabile del sistema di autocontrollo) sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver procrastinato la data di scadenza di prodotti carnei, sostituendo la preesistente etichetta e detenuto alimenti in cattivo stato di conservazione in una cella frigorifero insieme ad altri alimenti scaduti di validità ed in stato di alterazione. Sequestrati 102 kg di carni avicole.
Marzo 2016 – Nas Salerno
Sequestrate 20 tonnellate di prodotti carnei (salumi e carne suina) presso un salumificio, risultati peraltro di dubbia provenienza, poiché detenuti in cattivo stato di conservazione e scaduti di validità, in parte stoccati in celle frigorifero ed in parte confezionati e pronti per la commercializzazione previo prolungamento della data di scadenza. Chiuso l’opificio a causa delle carenze igienico-strutturali.
Marzo 2016 – Nas Bologna
Denunciato all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di un salumificio per aver commercializzato, ad aziende produttrici di paste ripiene fresche, 15.400 kg di materie prime dichiarate composte da “
ritagli di prosciutto crudo stagionato”, ma risultate costituite da sottoprodotti di origine animale e scarti di lavorazione non idonei al consumo umano.
Marzo 2016 – Nas Salerno
Denunciate all’Autorità Giudiziaria due persone intente a macellare alcuni capi bovini ed ovini all’interno di un locale abusivamente adibito a mattatoio. Sequestrata la struttura abusiva di circa mq 40, l’attrezzatura impiegata nell’attività illecita (affettatrice, coltelli, frigorifero ecc.) e 500 kg di carne.
Maggio 2016 – Nas Palermo
Il legale responsabile di un esercizio di macellazione è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto, per la successiva commercializzazione, carni di suino abusivamente congelate in celle frigorifere non autorizzate. Sequestrate 4 tonnellate di prodotti carnei e l’impianto di refrigerazione.
Maggio 2016 – Nas Palermo
Il legale responsabile di uno stabilimento di carni è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto, per la successiva commercializzazione, 520 kg di prodotti carnei cotti (
frattaglie di bovino) in sacchetti di plastica non idonei per gli alimenti e, peraltro, conservati a temperatura ambiente.
Giu-Ott. 2016 – Nas Catania
Denunciati 22 titolari di altrettante macellerie per aver posto in vendita carni fresche trattate con "solfiti e nitrati" con lo scopo di impedirne l’ossidazione e di contenere, se iniziati, i processi di putrefazione e mantenere il tipico colore "rosso vivo". Chiusi 3 deposti abusivi 2 macellerie in carenti condizioni igienico-strutturali.
Ottobre 2016 – Nas Parma
Denunciato all’A. G. il legale responsabile di un prosciuttificio per aver detenuto ai fini della successiva commercializzazione prosciutti crudi con osso ed a tranci in cattivo stato di conservazione (
insudiciati ed invasi da parassiti). Sequestrate 112 tonnellate di prodotti carnei stagionati. Chiusa l’attività di produzione per le gravi carenze igienico-strutturali accertate.
Il proseguo degli accertamenti, eseguiti presso un ulteriore stabilimento di lavorazione carni connesso al primo, ha consentito il sequestro di ulteriore 113 tonnellate di prosciutti in cattivo stato di conservazione.
Novembre 2016 – Nas Taranto
Il titolare di un’azienda zootecnica e un pregiudicato conduttore di fatto della medesima azienda sono stati denunciati all’A.G. poiché responsabili della macellazione clandestina di capi di bestiame, le cui carni erano anche detenute in cattivo stato di conservazione. Sequestrate 3 carcasse di ovino successivamente avviate alla distruzione mediante conferimento a ditta autorizzata.
Gennaio 2017 – Nas Parma
Presso una ditta di prodotti carnei sono stati sequestrati 3.840 kg di carne suina priva di qualsiasi indicazione afferente la rintracciabilità, rinvenuti all’interno di 8 cassoni di una ditta di prodotti carnei.
Gennaio 2017 – Nas Latina
Presso uno stabilimento di macellazione e lavorazione carni sono stati sequestrati una “
cella frigo – congelatore” e un “
cassone frigorifero”, al cui interno erano contenuti complessivamente 15.200 kg di carne di vario tipo (
suino ed ovi-caprino) carenti della documentazione attestante l’origine e la provenienza.
Gennaio 2017 – Nas Catania
Presso una rivendita di alimenti etnici sono state sequestrate 4 carcasse ovine macellate abusivamente, risultate - peraltro - invase da parassiti e lesionate da probabili agenti patogeni. I successivi accertamenti hanno permesso di identificare e sequestrare il macello clandestino attivato in un’azienda zootecnica, all’interno del quale erano detenuti 50 capi di animali da reddito (
bovini, ovini e conigli) privi della documentazione sull’origine/provenienza.
Febbraio 2017 – Nas Viterbo
Un allevatore di origini croate, titolare di 4 allevamenti e di un impianto di macellazione, e un veterinario sono stati segnalati all’A.G.::
• −
il primo, mediante falsificazione dei registri dei trattamenti farmacologici, del registro delle movimentazioni della banca dati nazionale del Ministero della Salute e della documentazione sanitaria e commerciale, aveva posto in commercio carne di pollo fresca falsamente dichiarata biologica, di fatto ottenuta da animali allevati con il metodo convenzionale, provenienti dai 4 allevamenti di cui è legale responsabile;
• −
il secondo, quale veterinario incaricato di seguire gli allevamenti di cui al punto precedente, aveva omesso di redigere le prescrizioni medico-veterinarie e di annotare sui previsti registri i trattamenti farmacologici somministrati ai “
polli biologici”, che ne avrebbero determinato il declassamento a “
polli convenzionali” ed inserito nella banca dati nazionale informazioni ideologicamente false relative alle movimentazioni degli animali;
• −
entrambi, per aver omesso di osservare le disposizioni inerenti le modalità di tenuta e compilazione del registro dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti ed omesso la tenuta in azienda del registro dei trattamenti terapeutici prescritti o eseguiti sugli avicoli allevati e destinati alla produzione di alimenti.
Febbraio 2017 – Nas Catania e Ragusa
Eseguiti controlli congiunti presso allevamenti e la filiera alimentare delle carni nella provincia di Siracusa, procedendo al sequestro di:
• − circa 4.500 kg di carni macellate presso una macelleria con bollatura sanitaria contraffatta, di un falso timbro ad inchiostro, riproducente il numero di riconoscimento comunitario di uno stabilimento di macellazione della provincia. Rilevata altresì la mancanza di requisiti igienico-sanitari dei locali adibiti abusivamente a laboratorio di sezionamento e deposito carni;
• − 37 capi equini , di cui una parte non identificati e mai sottoposti a profilassi sanitaria ufficiale, nonché un’area adibita alla gestione e scarico non autorizzato di rifiuti speciali costituiti dalle deiezioni animali provenienti dall’allevamento di un’azienda zootecnica della provincia di Siracusa;
• − una sala di macellazione abusiva e con gravi carenze igienico-strutturali, ove era in corso la macellazione di un equino di sospetta provenienza, nonché di un’area adibita al deposito non autorizzato di rifiuti speciali costituiti dagli scarti della macellazione clandestina;
• − 500 kg di carni congelate abusivamente e sprovviste di documentazione attestante la tracciabilità, rinvenute in una macelleria.
Febbraio 2017 - Nas Pescara
Sequestrato un allevamento clandestino e locale abusivo destinato al sezionamento e stoccaggio delle carni con cella frigo. Sequestrati 400 kg. di carne e 20 ovini.
Febbraio 2017
Segnalate 30 persone, tra titolari di macelli, allevatori, veterinari e liberi professionisti, per essersi resi responsabili della contraffazione e della frode nell’esercizio in commercio con violazione della normativa e del disciplinare della D.O.P., impiegando nella filiera produttiva, suini non ammessi, per il conseguimento indebito di contributi pubblici.
Marzo 2017 – Nas Bologna
Presso un allevamento intensivo di suini è stato rilevato:
• - l’utilizzo improprio di ambienti con copertura in eternit adibiti al ricovero di animali in condizioni di sovraffollamento;
• - mancata predisposizione e aggiornamento del registro di scorta dei farmaci veterinari;
• - tenuta non corretta del registro dei trattamenti relativi alle terapie somministrate agli animali ivi ricoverati;
• - utilizzo improprio di ambienti adibiti come spogliatoi e alla custodia dei farmaci veterinari;
Pertanto, si procedeva a:
• - segnalare le carenze sanitarie e gestionali accertate alla locale U.S.L. con richiesta di emissione di provvedimento di sospensione dell’attività di stabulazione dei suini all’interno dei capannoni, sino ad avvenuta sanificazione, ristrutturazione e bonifica straordinaria di tutti gli stabili;
• - sospensione dell’attività di scorta dei farmaci veterinari, nonchè dei locali adibiti come deposito di medicinali e come spogliatoio per il personale;
• - sequestro amministrativo di nr. 146 confezioni di specialità medicinali uso veterinario (antibiotici e cortisonici) con obbligo di ricetta medica, non registrati nel previsto “
registro di scorta”, del valore di 8.000 euro;
• - elevare le sanzioni amministrative per un valore complessivo di 31.002 euro ex D.Lgs. 193/2006 e Reg. n. 882/2004.
15 marzo 2017
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