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Manovra. Errani: “Conflitto tra Governo e Regioni è profondo”


Per il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, tra Governo, Regioni ed Enti locali c’è “un conflitto istituzionale profondo tra Governo da una parte e Regioni e Enti locali” che può essere recuperato solo se il Governo accetterà di cambiare la manovra. Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, assicura che a giorni il presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro dell’Economia Tremonti incontreranno presto le Regioni.

07 LUG - Serve senso di “responsabilità da parte di tutti” per risolvere le criticità legate alla manovra e che coinvolgono “una parte così importante del Paese, come le Regioni e gli Enti locali”. Ad invocare il dialogo è stato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto,secondo il quale “la richiesta di un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti debba essere accolta” e che così sarà. Nel giro di pochi giorni, infatti, le Regioni dovrebbero essere convocate e l’auspicio, espresso anche dal coordinatore della Commissione Bilancio delle Regioni, Romano Colozzi, è che le istituzione tornino a lavorare insieme e a “muoversi all’unisono”.
La posizione del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, è comunque decisa e dura. “Tra Governo, Regioni ed Enti locali c’è un conflitto istituzionale profondo” che può essere recuperato solo se il Governo convocherà urgentemente le Regioni e gli Enti locali e accetterà di cambiare la manovra, ha detto Errani a termine della Conferenza Unificata.
Secondo Errani, la “manovra è stata fatta senza rispettare una Legge fondamentale che è quella sul federalismo” e “pesa in modo sproporzionato sulle Regioni”. La stima della Conferenza dei presidenti è “complessivamente del 49 per cento dopo che la manovra precedente aveva insistito su Regioni ed enti locali per l’80 per cento”. Una condizione che, secondo Errani, rende evidente “che non c’è alcuna possibilità che si possano gestire così servizi fondamentali per i cittadini. Qui siamo alla chiusura di un ciclo storico relativo alle esperienze di governo nel territorio delle autonomie e delle Regioni” e “in questo modo il federalismo fiscale non esiste più”. Per questo le Regioni chiedono "urgentemente" un incontro con il Governo e "la disponibilità concreta e sostanziale a cambiare questa manovra”.
Anche Fitto, comunque, è convinto che la manovra possa essere migliorata. In parte, secondo il ministro, questo è già avvenuto con le modifiche apportate al testo dal Governo stesso nel corso della stesura del decreto e “ulteriori, opportune modifiche” potranno essere apportate nel corso dei lavori parlamentari per l’approvazione del decreto. “Tuttavia – ha sottolineato Fitto - il saldo della manovra non deve essere messo in discussione”.
 

07 luglio 2011
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