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Milleproroghe. Parere favorevole da commissione Sanità. “Si affronti il problema dei precari dell’Iss”


Questa una delle richieste avanzata dalla XII commissione. Tra le altre osservazioni: un differimento maggiore riguardo alla decorrenza delle disposizioni limitative della sperimentazione animale, la proroga della validità delle graduatorie per assegnazioni delle sedi farmaceutiche, ed una prospettiva assunzionale anche per i lavoratori che, pur non dipendendo dal Ssn, prestano servizio nell'ambito di quest'ultimo.

19 GEN - Più attenzione alla situazione dei precari dell'Istituto superiore di Sanità; un  differimento maggiore riguardo alla decorrenza delle disposizioni limitative della sperimentazione animale, in modo da mettere i ricercatori italiani in condizione di competere per i bandi di ricerca e coltivare le proprie sperimentazioni potendo contare su un adeguato orizzonte temporale, pari ad almeno cinque anni; prorogare la validità delle graduatorie per l'assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche per non rischiare di pregiudicare gli obiettivi del potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica; consentire una prospettiva assunzionale a quei lavoratori che, pur non dipendendo direttamente da enti del Ssn, hanno nel corso degli ultimi anni prestato la propria attività nell'ambito di quest'ultimo.
 
Queste le osservazioni apportate dai senatori della commissione Sanità del Senato all'interno del parere approvato riguadante il decreto Milleproroghe. 
 
Riportiamo di seguito il testo delle quattro osservazioni:
1) riguardo alla decorrenza delle disposizioni limitative della sperimentazione animale, di cui all'articolo 5, comma 2, lettere d) ed e), del decreto legislativo n. 26 del 2014 (divieto di ricerche su xenotrapianti e su sostanze d'abuso), il differimento di un anno, previsto dal comma 3 dell'articolo 7 del provvedimento, dovrebbe essere ampliato: è necessario che i ricercatori italiani siano posti in condizione di competere per i bandi di ricerca e coltivare le proprie sperimentazioni potendo contare su un adeguato orizzonte temporale, pari ad almeno cinque anni, entro il quale resterà ferma la disciplina meno restrittiva;

2) occorrerebbe introdurre nel provvedimento una disposizione, che appare quanto mai necessaria e urgente, per affrontare la problematica legata alla condizione di precarietà del personale dell'Istituto superiore di sanità che opera in base a contratti di lavoro a tempo determinato;

3) occorrerebbe valutare la possibilità di integrare il provvedimento con una disposizione volta a prorogare la validità delle graduatorie per l'assegnazione, da parte delle Regioni e delle Province autonome, delle nuove sedi farmaceutiche, considerato che la relativa disciplina legislativa - posta dall'articolo 11 del decreto-legge n. 1 del 2012 - sta incontrando oggettive difficoltà in sede applicativa e vi è il rischio che, in assenza del suddetto differimento, restino pregiudicati gli obiettivi del potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica e dell'accesso alla titolarità delle farmacie;

4) in relazione alle procedure concorsuali straordinarie riguardate dall'articolo 1, comma 10, lettera a) del provvedimento, occorrerebbe consentire una prospettiva assunzionale, anche attraverso l'istituto della riserva di posti, ai soggetti che, pur non dipendendo direttamente da enti del Servizio sanitario nazionale - come ad esempio i lavoratori delle cooperative fornitrici di servizi -, hanno nel corso degli ultimi anni prestato la propria attività nell'ambito di quest'ultimo, assicurandone la concreta possibilità di funzionamento.

19 gennaio 2017
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