Farmaceutica. Dal Tavolo presso il Mise aperture da Regioni su distribuzione per conto. Attivato un ‘sotto tavolo’ presso Aifa
Al centro del tavolo sulla farmaceutica di ieri al Ministero dello Sviluppo l’esplosione della diretta su cui si è deciso di intervenire per trovare un equilibrio con la distribuzione per conto attraverso le farmacie. Aperto un ‘sotto’ tavolo presso Aifa. Soddisfazione da Federfarma che ha presentato anche un documento con tutte le ombre della diretta. Anche dalle Regioni è emersa la volontà di rimettere mano al tema.
18 GEN - Trovare un equilibrio tra distribuzione diretta, Dpc e convenzionata. È questo uno dei temi su cui si è dibattuto ieri al Tavolo presso il Ministero dello Sviluppo economico sulla farmaceutica. La diretta (distribuzione presso gli ospedali) com’è noto è cresciuta molto negli ultimi anni e soprattutto la filiera delle farmacie ha lamentato questo squilibrio che le penalizza mentre le Regioni hanno sempre rivendicato come la diretta comportasse dei risparmi. Sta di fatto che qualcosa sembra essere cambiato e nella riunione di ieri si è deciso di attivare un tavolo presso l’Aifa un ‘sotto’ tavolo in cui saranno presenti tutti i rappresentanti della filiera distributiva, per definire delle linee guida/raccomandazioni sul tema Dpc. Il tavolo dovrebbe concludere i suoi lavori entro un paio di mesi.
“Ieri è stata una giornata importante – ha affermato la presidente di Federfarma,
Annarosa Racca – perché è emersa chiaramente da parte di tutti i partecipanti l’esigenza di ridiscutere questa esplosione della distribuzione diretta. E quindi siamo soddisfatti per l’apertura del tavolo che si deciso di attivare presso l’Aifa per discutere la questione di come meglio utilizzare la distribuzione per conto se non la convenzionata”.
Federfarma ha anche presentato al tavolo un
documento ad hoc che mostra il lato oscuro della diretta. “Secondo i nostri studi non c’è risparmio – precisa Racca – si creano ancora più differenze territoriali, il ticket non viene applicato e soprattutto non si sfrutta la rete di migliaia di farmacie presenti sul territorio e molto vicine ai luoghi di residenza per i pazienti creando così non pochi disagi ai pazienti”.
Per Racca l’esigenza è quindi in primis quella di mettere mano all’aggiornamento dell’elenco del Pht (ospedale – territorio) che “è vecchio perché per esempio vengono lasciati in distribuzione diretta alcuni farmaci che ormai sono di uso consolidato e non si capisce perché non possano essere distribuiti per conto o in convenzione”.
“Ricordiamo che è la CTS dell’Aifa che stabilisce il canale di erogazione di un farmaco – precisa
Giovanna Scroccaro dirigente del servizio farmaceutico della Regione Veneto che sedeva al tavolo come rappresentante delle Regioni – e poi diciamo che stiamo parlando dei farmaci di fascia A che vanno in Pht. Detto ciò c’è la necessità di elaborare delle linee guida e valutare meglio i casi in cui per esempio la distribuzione per conto attraverso la capillarità delle farmacie è meglio per i pazienti. Certo, oggi c’è anche un problema di costi perché le tariffe della Dpc sono diverse da regione a regione mentre servirebbero tariffe più omogenee”.
Ma non solo distribuzione di farmaci. Scroccaro ha anche enfatizzato come si debba accelerare sui servizi in farmacia. “Sono voluti e richiamati nei Lea e credo che su temi come l’aderenza terapeutica, e penso per esempio al progetto i-mur, il counselling, la sensibilizzazione alla prevenzione primaria e la segnalazione delle reazioni avverse, le farmacie possano svolgere un ruolo importante e si dovrebbero indirizzare più finanziamenti in quest’ambito”.
18 gennaio 2017
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