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Ospedale Nola. Lorenzin: “85% degli accessi al pronto soccorso in Campania è improprio. La situazione è preoccupante”


Il Ministro della Salute a Porta a Porta ieri sera su Rai Uno torna sul caso del Pronto soccorso di Nola con i malati curati a terra perché non vi erano né letti né barelle disponibili causa di un sovraffollamento. E ribadisce il plauso ai medici. “Sono molto solidale nei confronti dei medici che  hanno trattato i pazienti anche in condizioni estreme”.

11 GEN - “La situazione organizzativa della Regione Campania è preoccupante. È vero che la nottata è stata particolare con 100 persone in più rispetto alla media ma è anche vero che noi da settembre almeno sapevamo che avremmo avuto un picco influenzale. E poi sappiamo che durante le feste c'è sistematicamente una situazione di crisi nella gestione dei pronto soccorso in Italia perché diminuisce presenza sui territori”. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ieri sera ospite di Porta a Porta su Rai Uno torna così sulla vicenda del Pronto soccorso di Nola con i malati curati a terra perché non vi erano né letti né barelle disponibili  causa di un sovraffollamento.
 
In prima battuta difesa dei medici: “Sono molto solidale nei confronti dei medici che  hanno trattato i pazienti anche in condizioni estreme”.
 
Il Ministro però ha voluto ribadire come la Regione abbia delle difficoltà. In primis sugli accessi impropri al Pronto soccorso dovuti anche allo scarso filtro del territorio. 
 
“L’85% degli accessi al pronto soccorso in Campania non andrebbero fatti. In Calabria sono il 70%. Questa è la maglia nera italiana” anche perché “non hanno una struttura territoriale che non funziona”.
 
In ogni caso Lorenzin ha sollecitato la Regione ha mettere in campo tutte le misure per contrastare il fenomeno. “La Campania ha tutte le condizioni per attuare le norme. Nessuno si aspetta un salto in avanti ma bisogna iniziare a monitorare i risultati e noi vogliamo vederli". Per Lorenzin da parte della regione, "ci deve essere un impegno costante per attuare i decreti e monitorare l'applicazione, anche con stress test che simulino condizioni di crisi. I direttori generali e le direzioni, se non sono in grado si facciano aiutare. Noi siamo disponibili".
 
Primo tassello dovrà essere la costruzione di una Rete Unica dell’Emergenza-Urgenza. “È la cosa primaria, perché se hai un ictus un infarto e devi esser portato in tempi brevi nel posto giusto per fare questo serve una centrale unica che smisti le chiamate. Le regioni che hanno attuato questo modello sono quelle che raggiungono maggiore efficienza nel salvare la vita delle persone.” Dove invece “non c'è buona integrazione con ospedale e territorio i Pronto soccorso sono affollati". 

Infine il Ministro rivela e conferma le anticipazioni che vedono la Campania fanalino di coda nella Griglia Lea che verifica il rispetto dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. La Campania "ha un punteggio di 99 nella griglia Lea, dove 160 è il minimo considerato accettabile, livelli molto bassi che non possono pagare i cittadini". 

11 gennaio 2017
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