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Violenza di genere. Al via i lavori della Cabina di regia interistituzionale. Boschi: “Segno tangibile impegno del Governo”


Si è svolta ieri la prima riunione a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia nata con l'obiettivo di dare una sempre maggiore coerenza tra le attività di contrasto alla violenza sul territorio nazionale. Boschi: "Ogni giorno deve essere un passo avanti nella lotta e contrasto alla violenza sulle donne". 

09 SET - L’8 settembre a Palazzo Chigi si è svolta la prima riunione della cabina di regia interistituzionale contro la violenza di genere, a renderlo noto è stata la ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, con un messaggio su Twitter. La Cabina di regia, che era stata costituita nelle scorse settimane, è il primo organismo governativo di coordinamento politico che sia mai stato istituito a livello nazionale sui temi della violenza sessuale e di genere. Sarà la sede del confronto e del raccordo politico, strategico e funzionale tra le Amministrazioni statali, le Regioni e gli Enti locali, con l'obiettivo di una sempre maggiore coerenza tra le attività di contrasto alla violenza sul territorio nazionale.

Nella riunione è stato verificato lo stato di attuazione del Piano attraverso una ricognizione degli interventi posti in essere dalle Amministrazioni coinvolte, anche attraverso il monitoraggio degli interventi compresi quelli realizzati dalle Regioni anche grazie ai finanziamenti statali trasferiti e ripartiti nel 2014.

Questi finanziamenti hanno avuto ad oggetto azioni territoriali volte all'apertura di nuovi centri anti violenza e case rifugio e al potenziamento di quelli esistenti. Complessivamente le azioni territoriali nei due anni passati hanno avuto la disponibilità di quasi 31 milioni di euro, di cui oltre 16 milioni trasferiti dallo Stato alle regioni e oltre 14 milioni resi disponibili dalle regioni stesse. Il completamento del monitoraggio dell'uso delle risorse finanziarie è propedeutico ai prossimi trasferimenti di ulteriori fondi statali alle regioni, previsti dallo stesso Piano, pari a circa altri 31 milioni di euro: oltre 18 milioni destinati alle azioni territoriali (centri antiviolenza e case rifugio) e 13 milioni a precise finalità previste dal Piano (formazione, autonomia abitativa e lavorativa, sistemi informativi). Il relativo progetto di riparto sarà sottoposto alle stesse regioni nelle prossime settimane.

Sull'utilizzo delle risorse, nella Cabina - spiega la nota - sono emerse la necessità di una sempre maggiore trasparenza, efficacia e consapevolezza e l'esigenza di individuare percorsi anche innovativi che consentano di realizzare pienamente tutte le finalità del Piano, per proseguire l'impegno italiano a dare la più ampia attuazione alle indicazioni della Convenzione di Istanbul. Si è quindi convenuto sulla necessità di una programmazione delle risorse, coordinata tra livelli istituzionali per sfruttare le sinergie tra le azioni a livello centrale e territoriale.

"Ogni giorno deve essere un passo avanti nella lotta e contrasto alla violenza sulle donne. L'insediamento della Cabina di regia è il segnale tangibile dell'impegno del Governo sul tema della lotta alla violenza: l'obiettivo è quello di un maggiore coordinamento delle azioni messe in campo dalle amministrazioni e dai livelli istituzionali, al fine di renderle più efficaci ed efficienti", ha dichiarato Boschi.

Alla riunione di oggi hanno partecipato, per il Governo, i ministri Giannini e Costa, il vice ministro Bubbico, i sottosegretari Sesa Amici, Della Vedova, Chiavaroli, De Micheli e Lucia Annibali, consulente del dipartimento Pari opportunità.

La Regione Emilia-Romagna è in prima fila nel contrasto alla violenza contro le donne ed è una Regioni (designate dalla Conferenza delle Regioni) nell'ambito della Cabina di regia interistituzionale per il Piano straordinario contro la violenza di genere. L'assessore regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti, ha espresso soddisfazione per l'esito dell'incontro anche perché dal Governo sono arrivate le rassicurazioni sullo sblocco dei fondi per i centri antiviolenza. Il ministro Boschi ha dichiarato che entro ottobre verranno assegnati alle Regioni le previste risorse. All'Emilia-Romagna spetteranno circa 1,3 milioni. “Si è trattato di un momento assolutamente importante e positivo nel quadro generale del contrasto alla violenza contro le donne. Come Regione abbiamo già messo in campo diverse iniziative, tra cui un piano regionale, che ora vanno a coniugarsi con quelle nazionali. Inoltre i fondi stanziati da Roma si sommeranno al milione di euro che la Regione Emilia-Romagna metterà a disposizione con un bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni".
 
L'obiettivo della Cabina di regia, composta da Governo ed Enti locali, è mettere insieme le nuove strategie per il contrasto alla violenza di genere. Saranno avviate delle audizioni con le Regioni per migliorare i criteri qualitativi. E' in programma, inoltre, un osservatorio nazionale con cui si coordinerà l'osservatorio regionale.

"Come Regione abbiamo diversi impegni su cui lavorare nella Cabina di regia, della quale fanno parte anche Lazio, Lombardia e Veneto - spiega l'assessore Petitti -. In particolare il nostro impegno non è solo per il contrasto ma anche per la prevenzione e la diffusione della cultura del rispetto, attraverso un lavoro sul linguaggio e una campagna di comunicazione contro gli stereotipi. Resta fondamentale il nostro lavoro di ricerca di nuovi fondi europei”.

Simona Lembi, presidente della commissione Pari opportunità dell’Anci, al termine della riunione a cui hanno partecipato anche i rappresentanti dei Comuni di Bari e Ravenna, Francesca Bottalico e Giovanna Piaia ha espresso soddisfazione “per l'insediamento della cabina di regia Governo-Regioni-Comuni che ha il compito di monitorare il Piano nazionale antiviolenza sulle donne. Al contempo, però, abbiamo invitato il governo a sbloccare i fondi necessari a dare concretezza al Piano stesso".
 
Obiettivo della cabina di regia è insomma quello di mettere insieme le nuove strategie per il contrasto alla violenza di genere, per cui saranno avviate delle audizioni con Anci e Regioni per migliorare i criteri qualitativi. Governo ed Enti locali, quindi, si metteranno subito al lavoro con azioni mirate che punteranno sullo sblocco dei fondi, entro ottobre, per i centri antiviolenza, su linee guida sulla prevenzione condivise da Regioni e Comuni, su una normativa integrata e sulla ricerca di finanziamento attraverso i fondi europei. E' in programma, infine, un osservatorio nazionale, così come preannunciato dalla ministra boschi, coordinato con l'osservatorio regionale che, oltre al contrasto della violenza, avrà l'obiettivo della prevenzione e della diffusione della cultura del rispetto, attraverso un lavoro sul linguaggio e una campagna di comunicazione contro gli stereotipi.

09 settembre 2016
© Riproduzione riservata

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