Alfano alla Fofi: "Non vogliamo stravolgere il sistema farmacia"
Inedito intervento del ministro della Giustizia Angelino Alfano al Consiglio nazionale della Fofi. "Un'eventuale riforma del servizio farmaceutico deve avere come obiettivo un suo ammodernamento, non certo uno stravolgimento dell'attuale sistema nel quale gli italiani ripongono da sempre la loro fiducia". E, assicura il ministro, anche Berlusconi la pensa così.
24 MAG - "Il sistema di assistenza farmaceutica prestato dalle farmacie italiane è assolutamente apprezzabile in termini di resa del servizio, di affidabilità e di competenze espresse dai professionisti che vi lavorano. per questo ritengo opportuna molta cautela nel valutare e "pesare" le proposte per una sua riforma. Che, a mio modo di vedere, devono puntare a un ammodernamento delle prestazioni rese ai cittadini, senza operare stravolgimenti che potrebbero, al contrario, avere ripercussioni negative per l'intera collettività nazionale". Questa la risposta del Guardasigilli Angelino Alfano alle sollecitazioni rivoltegli nel suo indirizzo di saluto dal presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli. La partecipazione del ministro della Giustizia al Consiglio nazionale della Fofi, tenutosi nel pomeriggio, è stata particolarmente apprezzata dai presidenti degli Ordini provinciali dei farmacisti. E proprio alla riforma degli Ordini professionali alla quale il suo dicastero sta lavorando, si è riferito Alfano nell'assicurare il proprio impegno ad ascoltare le proposte e le richieste della professione. Sottolineando ancora una volta la sua personale propensione a "non toccare ciò che funziona bene".
Il servizio farmaceutico, ha ancora rilevato Alfano risponde alle richieste dei cittadini che, a loro volta, dimostrano la loro fiducia nel consiglio competente e professionale del farmacista. Una fiducia importantissima perché proprio la fiducia è "la componente principale della stabilità di un Paese".
Nel suo intervento Alfano – anche su questo tema sollecitato dal presidente Mandelli – ha voluto rassicurare la platea dei rappresentanti degli Ordini su una possibile liberalizzazione della Fascia C dei medicinali: "Si tratta di una questione sulla quale non ho diretta competenza, ma credo di poter assicurare che il parere sul tema dello stesso presidente del Consiglio di ministri, è assai vicino a quello espresso dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti".
Alfano ha concluso richiamandosi alla "asimmetria" derivante dai ritardi nei pagamenti alle farmacie da parte delle Asl, problema che in alcune parti d'Italia ha assunto una notevole gravità: "Gli interessi che i farmacisti sono costretti a pagare alle banche per disporre di liquidità in attesa che la pubblica amministrazione paghi quanto loro dovuto, costituiscono una vera e propria erosione del reddito della farmacia. É un problema che interessa pressoché tutti i fornitori dello Stato e che sarà oggetto di una particolare attenzione da parte del Governo nei prossimi mesi".
Il Guardasigilli si è poi congedato ribadendo la sua totale disponibilità al confronto con la professione su tutti i temi sui quali il suo ministero a competenza, "anche per quanto riguarda la sicurezza sul territorio", riferendosi in particolare al problema delle rapine in farmacia.
24 maggio 2011
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