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Isee. Al via alla Camera la discussione della mozione del M5s. “Si faccia seguito a sentenza Consiglio di Stato, provvidenze assistenziali non sono reddito”


La mozione, a prima firma Giulia Di Vita, impegna il Governo ad assumere iniziative per porre in essere entro il 30 giugno 2016 una complessiva riforma del sistema di calcolo dell'Isee affinché vengano tutelati i soggetti più deboli quali gli anziani malati e i disabili in condizione di gravità. Nel testo si invita inoltre l'Esecutivo a predisporre risarcimenti per quei cittadini che non hanno potuto usufruire di prestazioni che sarebbero loro spettate. IL TESTO

29 MAR - Prende il via in oggi in Aula alla Camera la discussione della mozione del M5s a prima firma Giulia Di Vita, riguardanti la revisione del sistema di calcolo dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Il provvedimento prende spunto dalla sentenza del 29 febbraio 2016 (n. 00842/2016) del Consiglio di Stato che ha bocciato l'articolo 5 del decreto Salva Italia laddove viene previsto di considerare come reddito anche le provvidenze assistenziali di qualsiasi natura (pensioni sociali, indennità di accompagnamento, assegni di cura ed altro).
 
Proprio alla luce di questa pronuncia, la mozione impegna il Governo "ad intraprendere le opportune e improcrastinabili iniziative, affinché il calcolo dell'Isee sia effettuato tutelando i soggetti più deboli della nostra società, quali sono gli anziani malati e i disabili in condizione di gravità, conformemente alla citata sentenza del Consiglio di Stato", assumendo iniziative per porre in essere entro il 30 giugno 2016 una "complessiva riforma del vigente sistema di calcolo dell'Isee al fine di pervenire alla totale esclusione delle provvidenze assistenziali di qualsiasi natura".
 
Inoltre, nelle more di un intervento di riforma della normativa vigente in conformità alla sentenza citata del Consiglio di Stato, si invita l'Esecutivo ad adottare urgentemente iniziative per definire "linee guida applicabili su tutto il territorio nazionale dirette agli enti locali e agli organi preposti alla ricezione del modello Isee e alla definizione del suo valore, indicanti le modalità transitorie di calcolo da effettuarsi in base alle disposizioni normative antecedenti alla riformaintervenuta con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 3 dicembre 2013".
 
Quanto alle persone 'danneggiate' dal calcolo dell'Isee previsto dalla normativa vigente si chiede di predisporre "celeri interventi compensativi o procedure per il risarcimento immediato non hanno potuto usufruire di prestazioni che sarebbero loro spettate o hanno dovuto contribuire con una compartecipazione più alta di quella dovuta". 
 
Infine, la mozione impegna il Governo a convocare un tavolo di discussione con le associazioni delle famiglie con disabili per la modifica della normativa.

29 marzo 2016
© Riproduzione riservata

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