Lotta agli sprechi. De Filippo: “Un tema che investe una parte importante del destino del pianeta”
Così il sottosegretario alla Salute è intervenuto oggi in Aula alla Camera sul testo unificato sulle norme per la limitazione degli sprechi e la donazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. "Il problema dello spreco alimentare è un problema rilevante nella molteplicità degli aspetti produttivi, di sicurezza di solidarietà ed ambientali".
14 MAR - "Il ddl oggi all’esame dell’Aula, rappresenta, ancora una volta, l’esempio di un confronto proficuo, aperto e positivo tra Governo e la Commissione Affari sociali. Questa aula sta aprendo una discussione importante su un tema che investe, senza esagerare, una parte importante del destino del pianeta. Sempre di più come è noto il dibattito sulla food security e la food safety stanno diventando argomento dei governi europei e non solo, sappiamo con quale grandezza Expo Milano ha dilatato queste discussioni mettendo di fronte a rischi imminenti la prepotenza di catene alimentari diventate insicure ed incerte. In questo quadro il problema dello spreco alimentare è un problema rilevante nella molteplicità degli aspetti produttivi, di sicurezza di solidarietà ed ambientali. In questo senso il lavoro fatto in questi mesi mi sento di dire che è veramente esemplare". Così il sottosegretario alla Salute,
Vito De Filippo, è intervenuto oggi in Aula nel corso della discussione sul
testo unificato recante "Norme per la limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale", già approvato, in sede referente, presso la commissione Affari Sociali.
"Il ddl - ha spiegato De Filippo - è finalizzato a ridurre gli sprechi nella fase della produzione, della trasformazione, della distribuzione e somministrazione dei prodotti alimentari, farmaceutici o di altri prodotti mediante ogni utile iniziativa volta al recupero e alla donazione delle eccedenze alimentari, e dei prodotti farmaceutici a fini di solidarietà sociale; mediante la diffusione e la promozione di una giusta cultura sociale a sostegno del recupero dei beni alimentari e del riuso di altro tipo beni di largo consumo, al fine anche di contribuire a limitare l’ impatto negativo sull’ambiente, riducendo, allo scopo, la produzione di rifiuti. E’ di tutta evidenza che le predette meritorie finalità sociali, - è di tutta evidenza , infatti, che tutto l’impianto del ddl in esame è volto anche ad incentivare e promuovere il recupero e la redistribuzione dei beni a fini di beneficenza - si possono realizzare, solo attraverso misure di semplificazione per la cessione gratuita degli alimenti, a fini di solidarietà sociale. Al riguardo, il Ddl al Capo II, dispone una serie di misure per la cessione gratuita delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, salvaguardando, tuttavia, le misure vigenti in materia di igiene e sicurezza alimentare, a tutela della salute".
"E’ prevista, inoltre, la istituzione di un Tavolo di coordinamento a livello centrale, alla presenza dei rappresentanti del: Ministero politiche agricole, Ministero del lavoro, Ministero dell’economia e finanze, Ministero della salute, Ministero dell’ambiente, oltre ai rappresentanti della associazioni di settore per promuovere ogni attività di sostegno e di monitoraggio utile ai fini del ddl in esame. E’, inoltre, prevista la promozione di campagne informative per promuovere le pratiche virtuose, anche con riguardo all’attività di ristorazione, per consentire l’asporto dei propri avanzi di cibo.
E’ previsto, altresì, che il Ministero della salute predisponga linee di indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti. Nell’ambito del ddl in esame, e in coerenza alle oggettive finalità di solidarietà sociale e di tutela dell’ambiente - ha proseguito De Filippo - non poteva non essere prevista anche una disposizione volta a disciplinare la utilizzazione di medicinali non utilizzati. In tale fattispecie rientrano i medicinali destinati ad essere eliminati dal circuito commerciale, purché siano conservati in confezioni integre, correttamente conservati e ancora nel periodo di validità, in modo tale da garantire la qualità, la sicurezza e l'efficacia originarie, con esclusione dei medicinali da conservare in frigorifero a temperature controllate, dei medicinali contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope e dei medicinali dispensabili solo in strutture ospedaliere".
"La norma rinvia ad un decreto del Ministro della salute sia la individuazione delle modalità che rendono possibile alle Onlus la donazione dei medicinali, sia la definizione dei requisiti dei locali e delle attrezzature idonei a garantirne la corretta conservazione e le procedure volte alla tracciabilità dei lotti dei medicinali ricevuti e distribuiti. Alle Onlus è consentita la distribuzione gratuita di medicinali non utilizzati direttamente ai soggetti indigenti o bisognosi, a condizione che dispongano di personale sanitario ai sensi di quanto disposto dalla normativa vigente. La disposizione vieta qualsiasi cessione a titolo oneroso dei medicinali oggetto di donazione", ha concluso il sottosegretario.
14 marzo 2016
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