Ddl Lorenzin. Borse di studio per specializzazioni di area sanitaria non medica. E per i Mmg in formazione trattamento economico pari a specializzandi. Accolti due Odg in commissione Sanità
di G.R.
Due emendamenti presentati a prima firma da Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR) sono stati trasformati in Ordini del giorno. Accolti, inoltre, tre emendamenti in tema di sperimentazione clinica volti, rispettivamente, a tutelare l'indipendenza della ricerca, semplificazione delle procedure per l'utilizzo di materiale biologico o clinico residuo da precedenti attività e rappresentatività di genere per la sperimentazione dei medicinali.
04 FEB - Dopo oltre un anno di stop, riprende in commissione Sanità al Senato l'esame del
disegno di legge Lorenzin sulle sperimentazioni cliniche e la riforma delle professioni approvato nel luglio 2013 dal Governo, presieduto all'epoca da
Enrico Letta. Nella seduta di ieri, due emendamenti sono stati traformati in Ordini del giorno e accolti dalla XII commissione. Il primo, presentato da
Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR),
Andrea Mandelli (Fi) et al. impegna il Governo a valutare la possibilità di promuovere l'effettivo riconoscimento ai laureati ammessi e iscritti dal primo al quarto anno di corso delle scuole post-laurea di specializzazione dell'area sanitaria non medica, del diritto all'erogazione di una borsa di studio e all'applicazione del trattamento contrattuale di formazione specialistica.
Il secondo, sempre a prima firma D'Ambrosio Lettieri, in sede di rinnovo dell'Accordo collettivo nazionale, impegna il Governo a valutare la possibilità di garantire ai medici in formazione in medicina generale un trattamento economico complessivo almeno pari a quello dei medici in formazione specialistica, attraverso la remunerazione delle attività assistenziali professionalizzanti presso i servizi dell'azienda sanitaria e della medicina convenzionata.
Nel corso della seduta, sono stati inoltre approvati altri tre emendamenti riguardanti l'articolo 1 del provvedimento in tema di riassetto e la riforma della normativa in materia di sperimentazione clinica. Il primo, presentato da
Serenella Fucksia (Misto), aggiunge al comma c) la seguente frase: "individuazione delle modalità per tutelare l'indipendenza della ricerca e per eliminare i possibili conflitti d'interesse".
Il secondo, presentato dalla relatrice
Emilia Grazia De Biasi (Pd), sostituisce la lettera e) con la seguente: "fatta salva la garanzia di mantenimento di standard qualitativi elevati, semplificazione delle procedure per l'utilizzo a scopi di ricerca clinica di materiale biologico o clinico residuo da precedenti attività diagnostiche o terapeutiche o a qualunque altro titolo detenuto".
Infine, l'emendamento a prima firma
Fabiola Anitori (Ap) che aggiunge alla lettera g) il punto 3): "Che la sperimentazione clinica dei medicinali sia svolta attraverso una adeguata rappresentatività di genere".
Giovanni Rodriquez
04 febbraio 2016
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy