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Dopo l’intervento di De Filippo/1. Mangiacavalli (Ipasvi): “Rotta giusta. Gli infermieri sono pronti”

di Barbara Mangiacavalli

Unitarietà e concertazione la chiediamo ogni giorno e ogni volta che qualcuno chiude strumentalmente una porta per evitarle. Speriamo che la volontà di De Filippo si consolidi in azioni reali che diano i loro veri frutti e non restino ancora solo belle parole e giuste intenzioni scritte sulla carta

16 AGO - Essere ascoltati a volte fa piacere: sono mesi (se non anni) che chiediamo l’attivazione della cabina di regìa tra le professioni per disegnare insieme un nuovo modello di assistenza che sia più utile ai cittadini ed efficiente rispetto a un servizio pubblico che perde ogni anno “pezzi”, economicamente parlando, ed è tenuto insieme dal collante di chi opera al suo interno con sacrifici che dovrebbero essere evidenti.
 
Che dire: il sottosegretario De Filippo ha ragione e noi siamo pronti ad accogliere il suo auspicio e il suo programma. Come potrebbe essere diversamente visto che non facciamo altro che ripetere che l’unica via percorribile è quella della concertazione su un nuovo e moderno modello di assistenza?
 
Noi lo diciamo e lo ripetiamo. Purtroppo però – senza nemmeno entrare nel merito di un lungo elenco di esigenze che dovrebbero essere affrontate ai tavoli di concertazione e non con proclami mediatici - gli infermieri non sono l’unica tessera del puzzle di cui è composto il Ssn: una volta che sono “al loro posto” non è detto che l’immagine del nuovo modello sia chiara.
 
Ci auguriamo che davvero il sottosegretario De Filippo riesca ad abbattere gli steccati che molte professioni hanno innalzato per difendere posizioni obsolete rispetto all’evoluzione ed innovazione nei sistemi sanitari ed organizzativi, e che riesca a superare il presenzialismo di alcuni sindacati, che fanno del contratto un vero palcoscenico per mostrare la loro fisicità, ma non la loro capacità. Così alla fine abbiamo risorse distribuite a pioggia e sempre di più a chi già ne ha. Abbiamo posizioni dimenticate perché di pochi e situazioni ignorate perché non interessano alle molte lobby che spesso invadono campi non loro del Ssn. Abbiamo norme che disegnano una cornice anche giuridica diversa in cui però nessuno vuole mettere il giusto quadro.
Sia chiaro: non c’è riferimento a nessuna categoria o sindacato in particolare, ma a situazioni ricorrenti che finora hanno paralizzato o quantomeno rallentato l’evoluzione del modello efficiente e di qualità che tutti dicono di volere per il servizio pubblico. Dicono…
 
Siamo “produttori di salute”. Il sistema lo è. Ed è vero che chi lavora in prima linea deve far fronte a esigenze pesanti e anche spesso non proprie della sua professione. E’ vero che l’obiettivo di tutti è la soddisfazione di bisogni e necessità di salute dei pazienti. E’ vero che nessuno può essere capro espiatorio od ostaggio di esigenze economiche che con la professione e la professionalità non hanno nulla a che fare. Le verità però si fermano qui. Alla soglia di quei tavoli, di quelle cabine di regìa che sono tutte sulla carta ma che molti preferiscono ignorare per non mettere in gioco situazioni acquisite in passato che oggi forse dovrebbero avere il coraggio di cambiare.
 
La rotta che il sottosegretario ha indicato è quella giusta. E’ anche la nostra rotta e, speriamo, dei sindacati che rappresentano noi e le altre categorie di professionisti.
Ora per condurre la nave del Ssn in un porto sicuro – soprattutto per i pazienti – il sottosegretario e chi lavora al suo fianco, deve arruolare un equipaggio efficiente, capace e che non minacci continui ammutinamenti per ogni grado di rotta da modificare, per ogni refolo diverso di vento da affrontare.
 
Noi ci siamo e ci siamo sempre stati. Unitarietà e concertazione la chiediamo ogni giorno e ogni volta che qualcuno chiude strumentalmente una porta per evitarle. Speriamo che la volontà di De Filippo si consolidi in azioni reali che diano i loro veri frutti e non restino ancora - come da mesi, da anni direi, accade - solo belle parole e giuste intenzioni scritte sulla carta.
 
Barbara Mangiacavalli
Presidente Federazione nazionale Ipasvi
 


16 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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