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L’estate e il 'vivace' dibattito Tv sulla sanità. La Cgil Medici attacca PD e Lega: “Negli ultimi anni tutti hanno tagliato”

di L.F.

Scambio di vedute nella trasmissione Agorà sui tagli. Per Ascani (Pd): “Sono mancati aumenti”. Garavaglia (Lega): “Noi mai tagliato”. Cozza (Cgil Medici): “Hanno tagliato tutti. Ricordo che ai tempi di Berlusconi il Pd parlava di tagli quando il centrodestra diceva che erano mancati aumenti”. Per non parlare dello stesso Berlusconi “che voleva privatizzare gli ospedali”.

07 AGO - L’estate televisiva della sanità vive un’altra puntata del suo vivace dibattito. E dopo il botta e risposta tra Anaao e Ministero della Salute sulle norme sull’appropriatezza prescrittiva ecco un altro scambio di considerazioni oggi ad Agorà su Rai Tre. Protagonista, il tema dei tagli della Manovra sanità. “Hanno tagliato tutti. Ricordo che ai tempi di Berlusconi il Pd parlava di tagli quando Berlusconi diceva che erano mancati aumenti. Mentre Berlusconi voleva addirittura privatizzare gli ospedali”, ha affermato in trasmissione Massimo Cozza, segretario della Fp Cgil medici in risposta sia alla deputata del Pd Anna Ascani che all’assessore all’Economia della Lombardia Massimo Garavaglia.

Ma partiamo dal principio. “I 2,3 miliardi non sono tagli ma mancati aumenti” ha detto Ascani in apertura di dibattito, specificando come s’interverrà “principalmente su beni e servizi”. E poi un riferimento anche alle norme sulle prescrizioni previste dalla manovra. “C’è un abuso nell’utilizzo di Tac, lo dice anche associazione dei radiologi. Certo, da qui a dire che gli esami non saranno erogati verranno pagati dai cittadini ce ne passa. Noi dobbiamo limitare le prescrizioni inappropriate e lo possiamo fare non minacciando i professionisti ma costruendo insieme a loro il sistema”.
 
Ma per Cozza non si tratta di mancati aumenti. “I mancati aumenti in sanità sono tagli – ha affermato il segretario della Fp Cgil Medici. Ricordo che ai tempi di Berlusconi il Pd parlava di tagli quando Berlusconi diceva che erano mancati aumenti. In sanità l’aumento è necessario per garantire i Lea e tenere il passo dell’evoluzione della medicina e della speranza di vita. E in Italia la spesa aumenta in modo minore rispetto ad altri paesi e lo dice lo stesso Ministro Lorenzin quando afferma ‘che tutti i risparmi vanno reinvestiti in sanità’. Il fatto è che in questo Dl Enti locali non si fa così”. Cozza parla anche delle norme sull’appropriatezza prescrittiva. “Giusto intervenire e  condivido che non si fa con le sanzioni. Il punto “è che si rischia di rompere il rapporto tra il medico e il cittadino anche perché ognuno “ha una sua storia, una sua anamnesi. Certamente c’è inappropriatezza e si può risparmiare. Ma ripeto, da un lato le norme non devono essere un decreto che punta la pistola alla tempia dei professionisti. E poi in sanità non bisogna più tagliare. Si deve razionalizzare e reinvestire i risparmi. Noi, in rapporto al Pil, spendiamo meno di Grecia, Portogallo e Spagna”.
 
Nel dibattito è intervenuto poi Garavaglia che ha ribadito come “in Italia si spende poco per la sanità. I 110 mld sono il 6,8 del pil. Mentre Francia e Germania spendono cifre sopra il 10%. E l’Oms ci dice che se si scendi sotto il 6,5 rischia d’invertire il trend della speranza di vita dei cittadino”. E in questo senso per l’esponente della Lega “siamo al limite della sopravvivenza. Ci sono tagli lineari e il Governo fa cassa con la sanità e vuole farla ancora. Il punto che non si capisce è che così il sistema si scassa”.

Incalzato poi nel dibattito dalla deputata Ascani che sosteneva come i Governi con la Lega in maggioranza avessero tagliato sulla sanità, Garavaglia ha replicato: “Mai tagliata”. A questo punto è intervenuto Cozza: “Hanno tagliato tutti. E quando c’era Berlusconi uscì anche la proposta di privatizzare gli ospedali”.
 

L.F.

07 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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