Milleproroghe. Tremonti, disponibilità del Governo a modifiche
“L’esecutivo è disponibile a modificare il testo del
Milleproroghe, a titolo indicativo, su alcuni punti”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti,
intervenendo stamattina nell’Aula di Montecitorio dopo il vertice di maggioranza. Nel primo pomeriggio Cdm straordinario per parlare anche di scadenze relativamente a leggi regionali.
23 FEB - La lettera di ieri del Capo dello Stato inviata ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio per richiamare l’attenzione su alcune modifiche apportate al decreto milleproroghe definite “eterogenee e di dubbia coerenza con la Costituzione”, deve aver stravolto l’agenda “istituzionale” del ministro dell’economia Giulio Tremonti che da stamattina, raccontano le cronache, è impegnato in una serie di incontri passando da un “Palazzo” all’altro, da un vertice ad un altro, nel tentativo di trovare la “quadra” in grado di sbloccare definitivamente il decreto.
E così dopo il primo incontro con Giorgio Napolitano, dove presumibilmente sono state concordate le modifiche da apportare al decreto in modo da trovare una via d’uscita all’impasse che si è determinata, Tremonti dal Quirinale è passato a Montecitorio per un vertice con il ministro per i rapporti con il parlamento, Elio Vito, il sottosegretario Gianni Letta, i capigruppi di maggioranza, (Fabrizio Cicchitto Pdl, , Marco Reguzzoni Lega, e Luciano Sardelli dei Responsabili), e il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, oltre al presidente,Gianfranco Fini.
Finito il vertice Tremonti si è presentato in Aula alla Camera dove ha resa nota la disponibilità dell’esecutivo “ad apportare alcune modifiche al testo del decreto-legge in esame, concernenti, tra l’altro, la normativa inerente l'assunzione dei precari della scuola, il personale della Consob, le demolizioni di immobili militari nella regione Campania, il salvamento acquatico e il numero di consiglieri del Comune di Roma”.
A questo punto, vista la disponibilità, il testo sarà modificato dalla Conferenza dei 18, cioè dai rappresentanti delle commissioni competenti Bilancio e Affari costituzionali di Montecitorio per poi tornare al Senato per una terza lettura. Per quanto riguarda il ricorso alla fiducia, da molti data per certa visti i tempi sempre più stretti per l’approvazione del decreto, Tremonti ha fatto sapere che “dipende dall’opposizione, dai tempi che vuole occupare in aula”.
Intanto alle 15 è iniziato un Consiglio dei ministri straordinario per definire il milleproroghe e per parlare di scadenze relativamente a leggi regionali.
La Conferenza dei capigruppo della Camera è fissata per le 15.30 per stabilire le ultime fasi del passaggio del decreto Milleproroghe. L’Aula di Montecitorio ha sospeso i lavori fino alle 16 per dare tempo di verificare, all’interno del comitato dei 18 delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, le posizioni dei gruppi sulla disponibilità espressa dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di modificare il decreto milleproroghe.
“Alla luce di quanto comunicato dal Ministro – ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini all'Assemblea – la presidenza ritiene che la procedura più corretta e utile per verificare le posizioni dei gruppi sulle comunicazioni di Tremonti sia di consentire al comitato dei 18 di riunirsi immediatamente ed effettuare le relative valutazioni”.
23 febbraio 2011
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