Manovra sanità. Farmindustria: “Con nuovi tagli a farmaceutica ci troveremo di fronte a dejà vu”
Farmindustria contesta la riproposizione di "vecchie manovre" contrarie alla crescita di un settore che "necessita della stabilità delle regole". "Trattare così le imprese farmaceutiche che con il loro impegno hanno fatto crescere export e occupazione fa male al Paese e alla sua
14 APR - "Se le notizie stampa sui tagli alla farmaceutica fossero confermate, ci troveremmo di fronte a un dejà vu. La riproposizione di vecchie manovre contrarie alla crescita del settore che necessita invece della stabilità delle regole. Non va bene ad esempio individuare, ai fini del rimborso massimo del Servizio sanitario nazionale (Ssn), gruppi di medicinali terapeuticamente assimilabili che addirittura possono comprendere contemporaneamente farmaci a brevetto scaduto e altri ancora sotto copertura brevettuale. Un approccio che disconosce il valore della Ricerca e gli ingenti investimenti delle imprese". Così in una nota Farmindustria commenta le notizie rigurdanti i tagli alla sanità contenuti nella manovra.
"Sorprende poi anche la possibilità di ridurre i prezzi dei medicinali biotech, già venduti su base d’asta, con forti sconti al Ssn e penalizzati da alti costi di ripiano previsti da tetti di spesa palesemente inadeguati. Trattare così le imprese farmaceutiche - conclude la nota - che con il loro impegno hanno fatto crescere export e occupazione fa male al Paese e alla sua economia".
14 aprile 2015
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