Dpcm Precari. Cassi (Cimo): "Bene approvazione. Ora risolvere precariato atipico con legge ad hoc"
Il presidente Cimo si dice "molto soddisfatto" per l'approvazione del decreto da parte della Conferenza Stato Regioni. "E’ un passo importante che certo non risolve la questione del precariato, ma consente di stabilizzare centinaia di colleghi". Resta da risolvere la situazione di quei medici che coprono le carenze di personale attraverso contratti atipici. Per loro Cassi auspica "un accordo in tempi brevi".
23 GEN - "Siamo molto soddisfatti che sia stato finalmente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. E’ un passo importante che certo non risolve la questione del precariato ormai drammatica, ma consente di stabilizzare centinaia di colleghi. Adesso però Governo e Regioni devono aprire il confronto con i sindacati medici per trovare una soluzione anche per le migliaia di colleghi che coprono le carenze di personale, attraverso i contratti atipici, per arrivare in tempi brevi ad un accordo". Così il presidente Cimo,
Riccardo Cassi, ha commentato l'
approvazione del Dpcm precari da parte della Conferenza Stato Regioni di ieri.
"La questione è sull’art. 22, ma visti i ritardi che questo sta subendo a causa dell’Università, arroccata a difendere i propri privilegi, è meglio stralciarlo e pensare ad una legge ad hoc. Allo stesso tempo occorre impedire alle aziende di stipulare nuovi contratti atipici. Nei prossimi mesi andranno in quiescenza migliaia di medici, ai quali la riforma Fornero aveva ritardato il pensionamento - ha concluso Cassi -. Occorre che i posti lasciati vacanti siano ricoperti rapidamente e con contratti a tempo determinato".
23 gennaio 2015
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