Tavolo farmaceutica. Scontro tra Ministero della Salute e Regioni su tagli stabilità e parallel trading
Le Regioni hanno enfatizzato i vantaggi della distribuzione diretta per la sostenibilità dei farmaci innovativi. I rappresentatanti del Ministero della Salute, come riferito da Federfarma, hanno però ricordato come proprio le Regioni abbiano chiesto che i tagli della Legge di Stabilità ricadessero sulla farmaceutica, e come sempre loro non assicurino controlli sugli esportatori che causano carenza di farmaci.
21 GEN - Confronto, al Ministero dello Sviluppo Economico, sulle problematiche e sulle prospettive di un settore, quello farmaceutico, che sembra risentire meno degli altri della crisi e che punta tutto sull’innovazione. “E’ uno dei comparti - come ha osservato il Vice Ministro
Claudio De Vincenti che ha presieduto l’incontro - che fa registrare l’incidenza più alta sul fatturato di investimenti in ricerca e sviluppo. Abbiamo già adottato prime misure per costruire un ambiente favorevole agli investimenti in questo settore e intendiamo continuare lungo questa strada per rafforzare l’attrattività del nostro Paese”.
A confrontarsi, l’intera filiera: dai Ministeri della Salute, dell’Economia, dell’Istruzione e degli Affari Regionali alla Conferenza delle Regioni, dall’Agenzia Italiana del farmaco all’ Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali), da Farmindustria, Assogenerici, Federchimica, ad ADF, Federfarma Servizi, Federfarma ad Assofarm. Presenti anche le organizzazioni sindacali nazionali di categoria.
Generale l’apprezzamento per il Governo che, nella Legge di Stabilità, ha inserito il Fondo per i farmaci innovativi: un segnale di attenzione al comparto che i partecipanti al Tavolo odierno hanno valutato positivamente. Particolare attenzione, durante il dibattito, è stata dedicata appunto ai farmaci innovativi (uno per tutti, quello contro l’epatite) e al loro ingresso nel mercato nel quadro di compatibilità con la spesa sanitaria nazionale. Settore strategico, il farmaceutico, per l’Esecutivo: per la sua attrattività in termini di investimenti e per le opportunità di lavoro. Nell’ultimo anno- secondo le stime di Farmindustria- 3000 nuovi addetti, 1600 dei quali al di sotto dei 30 anni.
Sul tema dei farmaci innovativi è intervenuta la presidente di Federdarma,
Annarosa Racca: "I medicinali che tra breve si affacceranno sul mercato pongono il Servizio sanitario di fronte a un serio problema di sostenibilità, che può essere superato con le farmacie del territorio. Perché soltanto questi presidi possono assicurare il monitoraggio delle terapie e il controllo in tempo reale della spesa e dei consumi, grazie alla ricetta digitale".
Ma come sono andate veramente le cose? A raccontarlo è uno dei protagonisti dell'incontro, Federfarma, che in una nota delinea i contorni di uno scontro tra Ministero della Salute e rappresentanti delle Regioni andato in scena durante l'incontro. Mentre, infatti, le Regioni - rappresentate al tavolo da Loredano Giorni, direttore del servizio farmaceutico della Toscana, e da Giovanna Scroccaro, a capo del servizio farmaceutico del Veneto - nel loro intervento hanno enfatizzato i vantaggi della distribuzione diretta, per il ministero della Salute i governi regionali "avrebbero però ben poco di che vantarsi". "Il rappresentante del dicastero, infatti - racconta Federfarma - ha ricordato che di recente sono state proprio le Regioni a chiedere che i tagli della Legge di Stabilità ricadessero anche sulla spesa farmaceutica; e sono ancora le Regioni a non assicurare controlli sistematici sugli esportatori che fanno parallel trade, con le ben note ricadute in termini di carenze e irreperibilità".
21 gennaio 2015
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