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Cannabis terapeutica. Lorenzin e Pinotti firmano protocollo: al via produzione in stabilimento militare di Firenze


I farmaci cannabinoidi costeranno "meno della metà di quanto ora si spende per importare il principio attivo, circa 15 euro al grammo", ha spiegato il Ministro della Salute. Ci sarà "tutto lo spazio necessario per garantire il fabbisogno nazionale e anche per l'esportazione", ha assicurato il ministro della difesa, Pinotti.

18 SET - Un protocollo per la produzione di cannabis terapeutica nello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Lo hanno sottoscritto stamane, presso il Ministero delle Salute, Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti, titolare della Difesa.

Oggi una fiala di farmaco cannabinoide costa fino a 900 euro, ma grazie al nuovo protocollo questi prodotti “costeranno meno della metà – ha spiegato Lorenzin – di quanto ora si spende per importare il principio attivo, circa 15 euro al grammo. La produzione nello stabilimento di Firenze abbatterà ancora di più i costi e ci garantisce la sicurezza necessaria”. Se potranno prescriverli o meno anche i medici di famiglia “lo decideranno i tecnici che elaboreranno il progetto e poi il Consiglio superiore di sanità che lo valuterà. Io – ha aggiunto – sono favorevole al fatto che chi ha competenze faccia la prescrizione”.

Il progetto pilota “è la risposta ai pazienti con patologie gravi come Sla, sindrome di Tourette e sclerosi multipla. Persone – ha poi sottolineato il ministro – che necessitano dei farmaci con il principio attivo della cannabis”. Lorenzin ribadisce però che questo accordo e il progetto pilota non devono essere confusi con “l’uso delle droghe, che è un altra cosa. Perché tante sostanze ‘stupefacenti’ sono usate nella farmacopea”.

Entro il 31 ottobre verrà costituito il gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei due ministeri e da quello delle Politiche agricole e forestali, dello Sfcm, dell’Aifa, dell’Istituto Superiore di Sanità, e delle Regioni e Province autonome, per definire in un protocollo operativo, la programmazione delle operazioni da compiere, la quantificazione dei fabbisogni in relazione alle patologie, la fitosorveglianza, le verifiche e le tariffe le competenze del pool di esperti. Spetterà poi al Consiglio Superiore di Sanità dare il via libera alla produzione, dopo l’esame del protocollo. I primi farmaci saranno pronti entro il 2015.
 
La produzione presso lo stabilimento fiorentino avverrà “unendo le capacità con la sicurezza della sorveglianza militare – ha evidenziato Pinotti – Le potenzialità che le forze armate hanno sviluppato devono essere sfruttate per essere messe a disposizione della collettività”. Il ministro della Difesa ha infine assicurato che “c’è tutto lo spazio necessario per garantire il fabbisogno nazionale e anche per l’esportazione”.

18 settembre 2014
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