Corruzione. Gigli (Pi): "Urgente attivare procedure Dl Balduzzi per nomine primari"
Dopo le recenti vicende legate al Mose e all'Expo il deputato dei Popolari per l'Italia invita ad aprire con urgenza la porta alla meritocrazia anche nel settore sanità, "prima che scoppi qualche altro bubbonei". Visto che la sanità occupa oltre la metà della spesa delle regioni, "una migliore governance delle strutture è necessaria anche per recuperare ampi margini di spesa".
12 GIU - “Il Paese è stanco del livello di corruzione ormai raggiunto dalla Pubblica Amministrazione. Se i casi Mose, Expo o di Genova sono la punta dell’iceberg, la gestione della sanità non è da meno, potendo gestire il malaffare anche grazie a una classe di fedeli e di cortigiani piuttosto che di professionisti. Se non apriamo con urgenza la porta alla meritocrazia, c’è il rischio che scoppi presto qualche altro bubbone e, con esso, anche la protesta verso politica e istituzioni”. Lo ha affermato il deputato dei Popolari per l’Italia
Gian Luigi Gigli durante lo svolgimento del
Question Time sul conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa nelle Asl.
“Dalla risposta del ministro Lorenzin prendiamo atto che ad oggi - ha sottolineato Gigli - i primari continuano ad essere nominati con la vecchia normativa e non con le procedure più trasparenti e meritocratiche previste dal decreto Balduzzi. Lanciamo per questo un grido d’allarme. La sanità occupa oltre metà della spesa delle regioni: una migliore governance delle strutture sanitarie è necessaria anche per recuperare ampi margini di spesa attraverso una gestione del sistema più indipendente dalla politica”.
12 giugno 2014
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