Piemonte. De Filippo: “La sanità è di qualità e sul fronte economico ha raggiunto risultati apprezzabili”
Lo ha detto questa mattina il sottosegretario De Filippo rispondendo ad un interpellanza urgente del deputato Monchiero, ScpI, il quale chiedeva “Chiarimenti in merito all'attività e ai limiti di intervento delle strutture statali adibite al monitoraggio dell'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Piemonte”.
21 MAR - Il Piemonte ha iniziato un percorso di rientro nel 2010, a causa di criticità nei rapporti finanziari tra regione e aziende sanitarie. Nel 2013 ha raggiunto l'equilibrio di bilancio e per il biennio 2014-2015, ha programmato l'azzeramento dell'integrazione regionale alla quota derivante dal riparto del Fondo sanitario nazionale. “Tutti questi rappresentano sicuramente risultati apprezzabili”.
A dirlo è stato questa mattina in Aula alla Camera, il sottosegretario alla Salute
Vito De Filippo, rispondendo ad un’interpellanza urgente del deputato piemontese,
Giovanni Monchiero, ScpI, nella quale si chiedeva al Governo, ministri della Salute, Economia e Affari Regionali: “Chiarimenti in merito all'attività e ai limiti di intervento delle strutture statali adibite al monitoraggio dell'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Piemonte”.
Il sottosegretario ha poi aggiunto che se a questi risultati “si aggiunge la forte riduzione dei tempi di pagamento ai fornitori” il quadro che ne deriva “sotto il profilo economico-finanziario, è certamente, in questa fase, tranquillizzante rispetto al recente passato”.
“La sanità piemontese – ha concluso De Filippo – appare una sanità di qualità, come dimostrano il Piano nazionale degli esiti, la griglia dei livelli essenziali di assistenza e altri documenti che sono stati elaborati da enti terzi rispetto ad una valutazione della stessa sanità della regione piemontese”.
Nella sua interpellanza Monchiero lamentava il fatto che il Piemonte “pur non essendo ancora la regione ufficialmente commissariata, dopo anni di ‘piani di rientro’ non particolarmente risolutivi” vive “tuttavia, da un paio d'anni in una condizione di commissariamento de facto, con politiche di austerità, nonostante i piani di rientro certifichino il rispetto di quasi tutti i parametri richiesti, ed è oggi impegnata nella revisione degli atti aziendale di ASL e AO”.
Nell’interpellanza di Monchiero c’era la necessità di evidenziare l'anomalia piemontese. Dove, spiega il deputato Giovanni Monchiero (ScpI), con le prossime elezioni, che si svolgeranno tra due mesi, i tecnici della regione negli atti aziendali stanno operando con la logica dei tagli lineari su delle strutture complesse. Se i tagli, spiega il deputato, si trasformassero in tagli complessivi delle strutture di offerta, questi “potrebbero avere una loro logica in una politica di contenimento dei costi; ma, poiché si traducono solo nel taglio della figura apicale, per cui il risparmio è insignificante, i danni alle logiche di governo interne delle aziende rischiano di essere irreversibili”.
21 marzo 2014
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