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Sangue infetto. M5S: "Depositata proposta di legge per risarcire le vittime"


Definire un indennizzo per risarcire immediatamente tutte quelle persone danneggiate da sangue o emoderivati infetti. Questo l'obiettivo della proposta depositata a Montecitorio. Per la prima firmataria, Marialucia Lorefice, il Legislatore "deve garantire tutti, anche chi non ha avuto la possibilità di intraprendere un'azione giudiziaria".

10 FEB - Favorire la definizione di un indennizzo per risarcire del danno subito le persone danneggiate da sangue o emoderivati infetti. E’ questa la finalità della proposta di legge depositata alla Camera dai deputati del M5S, a prima firma Marialucia Lorefice (commissione Affari Sociali), che ha anche la finalità di definire una transazione delle controversie sul sangue infetto.
 
“La proposta di legge - spiegano i deputati del M5S - nasce dall’esigenza di far ottenere un risarcimento, quantomeno economico, a tutte quelle persone che tra gli anni ‘70 e ‘80 si sono ammalate per aver contratto i virus dell’epatite B, C e dell’Hiv a seguito di trasfusioni di sangue o a causa dell'assunzione di emoderivati infetti presso le strutture sanitarie. Questa proposta di legge - proseguono - è il frutto di un lungo lavoro parlamentare e del confronto con associazioni e comitati, con i quali il testo è stato approfondito e migliorato. La Pdl riconosce il diritto a ottenere un indennizzo a titolo di risarcimento del danno subito a tutte le persone che hanno ricevuto trasfusioni o emoderivati infetti, anche senza la necessaria preventiva promozione dell’azione giudiziaria”.
 
“Noi riteniamo che il Legislatore debba garantire i diritti di tutti - ha affermato Marialucia Lorefice - senza fare distinzioni, in quanto tutti hanno subito un danno, ma non tutti hanno avuto la possibilità o economica o di altro tipo di intraprendere un'azione giudiziaria”. Tra l’altro, questa proposta contiene un comma in cui si prevede il pagamento immediato da parte del ministero della Salute nei confronti di coloro i quali hanno già precedentemente raggiunto un accordo transattivo con lo Stato.
 
"Noi cittadini in Parlamento - ha concluso Lorefice - vogliamo sottolineare la nostra disponibilità e volontà a discutere la proposta di legge con le altre forze politiche, non appena questa giungerà in Aula, non escludendo la possibilità di poterla emendare a maggior tutela dei danneggiati. Riteniamo che il Legislatore debba garantire i diritti di tutti senza fare distinzioni, in quanto tutti hanno subito un danno, ma non tutti hanno avuto la possibilità o economica o di altro tipo di intraprendere un'azione giudiziaria”.  

10 febbraio 2014
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