Ciao 2013/2. Mandelli (Fi): “Un anno di traguardi per la farmacia italiana”
Il presidente della Fofi e senatore di Forza Italia evidenzia come la farmacia abbia vissuto un anno di “tregua” dopo essere stata bersagliata da provvedimenti “penalizzanti” nel corso del Governo Monti. “In questo contesto siamo riusciti a portare a casa risultati importanti per la categoria, come il Dossier farmaceutico, l’arrivo dei farmaci innovativi in farmacia e le novità riguardanti il foglietto illustrativo”
02 GEN - Il 2013 è stato un anno positivo per la farmacia italiana. Parola di
Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi) e senatore di Forza Italia, che si dice ottimista anche sul 2014, perché “si apre con importanti risultati e quindi con la volontà di dare attuazione ai contenuti delle leggi approvati nel 2013” e riguardanti la farmacia, come il Dossier farmaceutico, l’arrivo dei farmaci innovativi in farmacia e le novità riguardanti il foglietto illustrativo. “Grazie ai provvedimenti approvati quest’anno si completa il progetto che avevamo lanciato nel 2006 per un modello di farmacia più moderna. Ora dobbiamo attuare questo modello, ma sicuramente il traguardo è stato raggiunto”.
Presidente Mandelli, qual è il suo bilancio del 2013 per la farmacia?
Direi che si è trattato di un anno positivo, anzitutto perché la farmacia italiana non è stata messa sul banco degli imputati e presa di mira da provvedimenti penalizzanti come nel corso del Governo Monti, né ci sono stati tagli alla spesa farmaceutica. Si è trattato, dunque, di un anno di tregua nel corso del quale la categoria ha potuto fare il punto sulle condizioni del settore e riorganizzarsi contro questa grande crisi che morde in maniera pesante la farmacia ma anche tutti i comparti industriali e commerciali del Paese. La farmacia, del resto, si prepara anche all’apertura delle 3.500 nuove farmacie volute dal Governo Monti. Tornare a normare sul settore senza sapere gli effetti di queste nuove aperture sarebbe stato quindi inconsueto. Allo stesso tempo, per lo stesso motivo, è difficile affermare che il settore stia vivendo una fase di stabilità. Tuttavia, in un anno di tregua, credo si possa affermare senza dubbio che la Federazione è riuscita a portare a casa risultati importanti per la categoria.
Come…
Ad esempio la norma sui foglietti illustrativi contenuta nel Decreto “Fare”, in cui si stabilisce che in caso di modificazioni apportate al foglietto illustrativo, l’Aifa possa autorizzare la vendita al pubblico delle scorte, subordinandola alla consegna al cliente, a cura del farmacista, di un foglietto sostitutivo conforme a quello autorizzato.
Lo stesso Decreto ha istituito il dossier farmaceutico quale parte specifica del Fascicolo sanitario elettronico, aggiornato a cura della farmacia che effettua la dispensazione.
E ancora, con la legge di Stabilità si è deciso l’arrivo in farmacia dei farmaci innovativi.
Le nuove farmacie arriveranno nel 2014?
Speriamo che qualcosa si muova, ma il sistema è farraginoso e ci sono migliaia di curricula da valutare. La Fofi, in fase di discussione della legge, aveva lanciato l’allarme sulle procedure e sulla lentezza che avrebbero comportato. Non tutte le componenti della categoria erano d’accordo con noi. Purtroppo le nostre preoccupazioni non sono state comprese. L’auspicio è che comunque entro la fine dell’anno le nuove farmacie possano essere aperte.
Quali sono le prospettive per farmacia nel 2014?
Il nuovo anno si apre con importanti risultati e quindi con la volontà di dare attuazione ai contenuti delle leggi approvati nel 2013 a cui accennavo prima.
È slittato, invece, il rinnovo del sistema di remunerazione…
Purtroppo, ma la Federazione sta seguendo la fase preparatoria del modello con grande attenzione e speriamo che anche su questo fronte arrivino presto dei risultati.
Quello appena concluso, quindi, è stato secondo lei un anno positivo…
Credo proprio che sia stato un anno importante per tutta la categoria. Come Fofi possiamo sicuramente evidenziare che grazie ai provvedimenti approvati quest’anno si completa il progetto che avevamo lanciato nel 2006 per un modello di farmacia più moderna. Ora dobbiamo attuare questo modello, ma sicuramente il traguardo è stato raggiunto.
Il Governo Letta deve andare avanti o ritiene che si debba tornare alle urne?
Il Governo Letta era nato sulla base di un auspicio che è andato perduto, cioè quello di una grande coalizione per affrontare problemi del Paese. Purtroppo questo non è avvenuto. Ad esempio nella legge di Stabilità non c’è nulla che permetta di aumentare i consumi o di aiutare il sistema industriale e del lavoro. Questo è un ambito che tocca anche la farmacia italiana e i giovani farmacisti, e che viviamo con grande preoccupazione. Ma purtroppo in questa manovra non sono stati adeguatamente affrontati i problemi del rilancio e dell’occupazione. A queste condizioni, cambiata la legge elettorale, forse l’unica alternativa è proprio andare al voto.
Lucia Conti
02 gennaio 2014
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