La Corte boccia il “porcellum”. La legge elettorale è incostituzionale
Arrivata l’attesa sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità dell’attuale legge elettorale. Per i giudici è illegittima sia per come sono assegnati i premi di maggioranza alla Camera e al Senato, sia per le liste bloccate senza preferenza.
04 DIC - “La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione”.
Lo rende noto una nota stampa della stessa Corte che sottolinea come sia stata “altresì dichiarata l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.
“Le motivazioni - informa la Corte - saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici”.
“Resta fermo - conclude la nota dei giudici costituzionali - che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.
04 dicembre 2013
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