Precari Ssn. Fadda: “Entro 15 giorni presenteremo proposte”. Sul blocco turn over ipotesi di proroga
Incontrando i sindacati il sottosegretario alla Salute ha inoltre assicurato l'impegno del ministero a garanzia dei Lea, della non autosufficienza, della Sla e per la valorizzazione delle competenze infermieristiche e delle altre professioni sanitarie. Pronti anche al confronto sul rinnovo dei contratti. Cgil: “Bene le parole, ora aspettiamo i fatti”.
06 NOV - Un confronto a 360 gradi quello che si è tenuto il 30 ottobre scorso al ministero della Salute nell’ambito del tavolo politico sulle tematiche inerenti il Ssn e le professioni sanitarie. Si è trattato della prima riunione del tavolo, coordinato dal sottosegretario di Stato
Paolo Fadda, coadiuvato dal direttore generale delle professioni sanitarie del ministero della Salute,
Giovanni Leonardi e da
Saverio Proia, e al quale hanno partecipato le delegazioni di tutte le organizzazioni sindacali.
“L’incontro si è svolto in un clima positivo, che tuttavia dovrà essere concretamente confermato dalle iniziative da mettere in campo al fine di validare le intenzioni espresse”, hanno commentato
Gianluca Mezzadri, coordinatore nazionale professioni sanitarie Fp Cgil, e
Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil.
Fadda, infatti, ha espresso disponibilità e impegno su alcune delle più spinose tematiche che affliggono il Ssn e chi vi opera.
Anzitutto, in merito alla problematica della stabilizzazione dei precari del Ssn, il sottosegretario ha comunicato la volontà del Ministero di non attendere i tre mesi previsti dalle norme recentemente approvate ma, bensì, di voler iniziare subito una discussione organica per individuare soluzioni condivise nel minor tempo possibile. Tanto da avere annunciato l’intenzione di provare a individuare soluzioni entro 15 giorni dall’incontro.
Riguardo al permanere del blocco del turn over nelle amministrazioni pubbliche, Fadda ha comunicato la volontà del Ministero di ottenere una deroga per il Ssn e ha comunicato la disponibilità ad iniziare un discorso organico, che riguardi in particolar modo le 10 regioni in piano di rientro. Fadda ha infatti espresso la volontà del ministero di intervenire, proprio in queste Regioni, per non depauperare ulteriormente gli organici e per assicurare i Lea.
Il ministero sarebbe invece già al lavoro per garantire, nell’ambito del percorso di conversione del disegno di Legge Stabilità, risorse per la non autosufficienza e la Sla.
Dal sottosegretario è poi arrivato l’impegno, a nome del ministero, per concludere il percorso di approvazione dell’accordo sulle competenze avanzate delle professioni infermieristiche e per procedere in tempi brevi con lo stesso lavoro anche per le altre professioni sanitarie. Su questo capitolo, Fadda ha anche assicurato il proprio impegnato ad individuare le cause ed i responsabili di eventuali blocchi o ritardi.
Quanto al CCNL, il ministero ha condiviso le sollecitazioni sindacali e ha espresso l’intenzione di far partire un percorso di confronto, pur nell’attuale blocco delle risorse.
Anche sollecitato dai sindacati, il sottosegretario alla Salute ha condiviso la necessità di recuperare l’idea unitaria di Ssn e auspicato una progressiva crescita del ruolo del Ministero della Salute nel confronto con altri dicasteri, in particolare quello dell’Economia. Ma per Fadda il ministero può diventare forte se sono forti gli interlocutori qualificati come le OO.SS.
Il sottosegretario ha quindi fatto sapere che questa prima riunione del tavolo politico è iniziato un percorso che, nelle intenzioni del Ministero, dovrà diventare stabile e strutturato affinché sia possibile lavorare per trovare soluzioni condivise che consentano di governare meglio il Ssn e la sua evoluzione.
Positivo, come accennato, il giudizio della Cgil sull’incontro. “Abbiamo condiviso la necessità di strutturare questo tavolo politico ed abbiamo espresso soddisfazione per gli argomenti affrontati”, hanno dichiarato Mezzadri e Taranto in una nota congiunta per fare il punto sul confronto.
Mezzadri e Taranto sottolineano di avere ribadito a Fadda la necessità di “invertire l’attuale impostazione governativa sul blocco del turn over, tagli lineari e piani di rientro” e di avere chiesto “chiarimenti sul ruolo del Ministero della Salute, rispetto a quello delle Regioni, dopo la modifica del titolo V”. Secondo Mezzadri e Taranto, la questione sta nella “necessità di recuperare un Ssn con una sua identità definita, ripristinando la programmazione degli organici e la condivisione dei modelli organizzativi”. Per questo, secondo i sindacalisti, il tavolo dovrà servire a trovare soluzioni condivise sugli assetti organizzativi, ragionando anche su modelli essenziali di assistenza e ripartendo “necessariamente” dalle professioni sanitarie “che, nonostante le indubbie potenzialità, hanno vissuto sinora un’evoluzione a strappi e incompleta”.
In merito alle tematiche ancora aperte e in attesa di soluzione (documenti infermieri, OSS e altre professioni; autisti soccorritori; infermieri generici; massofisioterapisti; contenziosi su attività Tecnici radiologia; ecc.), i sindacati hanno chiesto al ministero di riappropriarsi di “un ruolo forte” e di “smetterla di perdere tempo”. “Un ruolo forte” è anche quanto i i sindacalisti chiedono al ministero sul Ccnl.
Condivisione, poi, sul bisogno di procedere in modo “attento e spedito” sul problema dei precari, senza attendere i tre mesi dati dalle nuove disposizioni di Legge. Mezzadri e Taranto, tuttavia, si sono detti “preoccupati” per le “logiche legislative, che non ne hanno agevolato la stabilizzazione sinora, e che non dovranno costituire il quadro di riferimento per l’azione necessaria di stabilizzazione”.
Infine, la Cgil ha rammentato a Fadda gli emendamenti unitari presentati alla Legge di Stabilità e ha invitato il Ministero, “quale unico luogo in grado di coniugare tutte le esigenze”, a costruire un percorso di discussione e elaborazione legislativa che coinvolga anche gli altri dicasteri interessati (Funzione pubblica ed Economia), le Regioni, gli Enti Locali e le parti sociali, “per ridurre i tempi e le frizioni”.
“Il sottosegretario – riportano Mezzadri e Taranto – ha condiviso la necessità di intervenire per riportare al centro tutte le “periferie” del Ssn, individuando strumenti e modalità idonee (linee guida o altro) e riservando al Ministero un ruolo attivo di monitoraggio. Ha condiviso la necessità di avviare percorsi di discussione e condivisione legittimati e articolati, partendo anche dal confronto sul prossimo Patto per la Salute”. Ma, secondo Fadda, in questo articolato percorso, non andranno dimenticate le problematiche legate alla medicina difensiva e alle assicurazioni.
Nei prossimi giorni, valutate le priorità, il Ministero elaborerà un calendario di incontri di questo tavolo per affrontare le varie tematiche individuate.
06 novembre 2013
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