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In G.U. il decreto che regola funzionamento dell’Istituto nazionale per la Salute dei migranti


L’Inmp promuove l’attività di assistenza, ricerca e formazione per la salute dei migranti e per il contrasto delle malattie della povertà. È centro di  riferimento della rete nazionale per le problematiche di assistenza in campo socio sanitario legate alle popolazioni migranti e alla povertà nonché centro per la mediazione transculturale in campo sanitario. IL DECRETO

24 MAG - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio il decreto di Salute, Economia e Pa che disciplina come funziona l’organizzazione e le modalità di  funzionamento  dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP).
 
 
L'Istituto promuove l'attività di assistenza, ricerca e formazione per la salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà. E' centro di riferimento della rete nazionale per le  problematiche  di  assistenza in campo socio sanitario legate alle popolazioni migranti e alla povertà nonche' centro per la mediazione transculturale in campo sanitario e fonda la propria attività su una metodologia d'intervento transdisciplinare, integrando tra di loro le figure professionali sanitarie e socio-assistenziali con quelle della mediazione transculturale e dell'antropologia medica.
 
Cosa fa l’Inmp
L'Istituto, in conformità con la programmazione nazionale e regionale, organizza l'attività di assistenza, attraverso le seguenti modalità:
 
a) assume iniziative volte al contrasto delle malattie derivanti dal disagio sociale e della povertà, ivi comprese, in accordo con le regioni interessate, attività di prevenzione e di cura di tipo interdisciplinare. A tal fine, l'Istituto puo' avvalersi di personale qualificato proveniente da altri Stati europei  ed  extraeuropei, previa sottoscrizione di apposite convenzioni con i soggetti pubblici o privati coinvolti che disciplinino le modalità di utilizzo di tale personale nonche' la distribuzione degli oneri connessi all'espletamento delle attività, nel rispetto del limite delle disponibilità finanziarie dell'ente;
 
 b) garantisce uno stretto rapporto tra l'assistenza e la ricerca clinica, sperimentale e gestionale, favorendo il trasferimento rapido dei  risultati  ottenuti  dalla  ricerca di laboratorio e clinica all'assistenza;
 
c) provvede alla raccolta di dati epidemiologici e statistici, alla loro elaborazione e diffusione, anche al fine di verificare l'efficacia degli interventi diagnostici e terapeutici effettuati, coinvolgendo centri regionali di riferimento;
 
d) adotta, promuove e realizza idonee iniziative di prevenzione primaria e secondaria;
 
e) conduce, anche in collaborazione con i Ministeri e  le altre amministrazioni pubbliche, progetti di  prevenzione, di formazione sanitaria e di sviluppo di capacità gestionali nei Paesi in  via di sviluppo. A tal  fine, il  personale in servizio alle dipendenze dell'Istituto puo' operare  temporaneamente  all'estero, per lo svolgimento di tali attività.  Il predetto personale conserva il trattamento economico in godimento ed  e'  soggetto alla normativa vigente in tema di rimborso spese per le missioni all'estero;
 
f) promuove la partecipazione dei soggetti pubblici e privati delle regioni allo svolgimento delle predette attività.
 
 
Formazione
L'Istituto, in conformità con la programmazione nazionale e delle regioni interessate, organizza l'attività di formazione attraverso le seguenti modalità:
 
a) si uniforma, ai fini dell'accreditamento, attraverso il rafforzamento del proprio ruolo di  provider nazionale per l'Educazione continua in medicina (ECM);
 
b)  promuove l'adozione, a livello nazionale,  del curriculum educativo-formativo del mediatore transculturale in ambito sanitario, attraverso la   previsione di specifici percorsi  formativi specializzanti con il coinvolgimento delle regioni;
 
c) elabora e attua, direttamente  o in  collaborazione con altri enti, programmi di educazione e formazione professionale, con riferimento agli ambiti istituzionali delle attività di ricerca e assistenza e per il miglioramento e lo sviluppo  delle  stesse, in armonia con le programmazioni regionali e con i programmi di educazione continua in medicina;
 
d) svolge attività di addestramento e formazione permanente, nonché di  formazione  specialistica, in  convenzione con le università, gli enti di ricerca e altre istituzioni  nazionali  e internazionali.
 
 
 
Ricerca
L'Istituto, in conformità con la programmazione nazionale e delle regioni interessate, organizza l'attività di ricerca attraverso le seguenti modalità:
 
 
a) partecipa alle attività di ricerca del Ministero della salute nei settori della biomedicina e della sanità  pubblica, nonché al programma del centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) per le tematiche di proprio interesse;
 
b) stabilisce opportune forme  di  collaborazione scientifica nel settore di competenza con enti, istituzioni, laboratori di ricerca italiani e stranieri, nonché con altri organismi internazionali,  al fine di realizzare programmi coordinati;
 
c) promuove e condivide progetti di ricerca e protocolli di assistenza, in particolare con le regioni interessate alle problematiche legate ai flussi migratori;
 
d) assicura la diffusione, in ambito nazionale e internazionale, delleconoscenze scientifiche acquisite attraverso le ricerche condotte e l'attività clinica svolta;
 
e) tutela la proprietà intellettuale dei risultati dell'attività di ricerca e la valorizzazione economica degli stessi, favorendone il trasferimento  in  ambito  industriale salvaguardando la finalità pubblica della ricerca;
 
f)  sperimenta e monitora forme innovative di gestione e organizzazione nel campo sanitario e della ricerca biomedica.
 
 
                  
 
Programmazione delle attività
 
L'Istituto svolge la sua attività sulla base di progetti annuali o pluriennali predisposti dal direttore, in coerenza con gli indirizzi strategici e sentito  il  consiglio di indirizzo. I volumi e le tipologie  dell'attività socio-assistenziale, erogati  a carico del Ssn, sono definiti mediante singoli accordi con le regioni interessate.
 
Per la realizzazione di specifici progetti, anche di ricerca, l'Istituto può stipulare inoltre accordi e convenzioni con strutture pubbliche e private e con università, anche straniere, costituire  e partecipare a consorzi, con soggetti di cui sia accertata la qualificazione e l'idoneità.  Eventuali  perdite  derivanti  dalla partecipazione a consorzi o altre società partecipate possono essere poste a carico della gestione dell'Istituto limitatamente e non oltre la quota di partecipazione versata. Nell'ambito  dei  progetti  di ricerca, l'Istituto può sperimentare, senza oneri aggiuntivi, nuove modalità di  aggregazione e di collaborazione caratterizzate da flessibilità e temporaneità, con ricercatori di altri enti  e strutture,  ovvero autorizzare l'impiego del proprio personale assegnato a compiti di ricerca presso gli enti e i soggetti nel rispetto della normativa vigente.  
 
                            
 
 
 Organizzazione e personale
Il numero, la  tipologia delle unità operative complesse  e semplici e la  pianta organica dell'Istituto sono definite nell'allegata tabella A, che prevede anche il direttore  sanitario e il direttore amministrativo, ai quali si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992,  n.  502,  e  successive modificazioni. Considerata la natura di  Centro nazionale per  la mediazione transculturale in campo sanitario dell'Istituto, l'Istituto  medesimo può avvalersi, nei limiti delle disponibilità di bilancio, di un contingente aggiuntivo di esperti nel numero massimo di  trenta unità con contratto di collaborazione coordinata e continuativa .
 
 
 
               
 
 
Finanziamento
L'Istituto uniforma la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, nel rispetto del vincolo  dell'equilibrio economico del bilancio conseguito attraverso l'equilibrio tra costi e ricavi, compresi i trasferimenti  di risorse   finanziarie   per specifiche attività istituzionali, e a tal fine il  bilancio  e' deliberato in pareggio. L'Istituto  organizza la propria  struttura mediante centri di costo in grado di programmare  e  rendicontare la gestione economica amministrativa e le risorse umane e strumentali. Al  fine  di assicurare la continuità con la sperimentazione gestionale dell'Istituto, l'Istituto medesimo adotta la  contabilità economico-patrimoniale nonché il piano regionale dei conti della regione Lazio,
 
 
L'Istituto trae i mezzi per il proprio funzionamento:  
 
a)  dai  finanziamenti di cui all'articolo 14, comma  5, del decreto-legge  13 settembre   2012,   n.   158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189;
 
b) dai contributi attribuiti all'Istituto dallo Stato e  da altri enti pubblici, anche territoriali;
 
c) dai lasciti, donazioni, eredità ed erogazioni liberali di qualsiasi genere;
 
d)  dai proventi derivanti dall'esercizio delle attività istituzionali o dei soggetti controllati o collegati;
 
e) dai frutti e dalle rendite generati dai beni non direttamente utilizzati per l'assolvimento delle finalità istituzionali;
 
f)  dai   proventi derivanti dall'esercizio delle attività specialistiche rese in regime di libera professione intramuraria.
 
             
Patrimonio
Almeno  ogni  cinque  anni  si provvede alla ricognizione dei beni mobili ed immobili.
Nella fase  di  prima  applicazione  del  presente  regolamento, l'Istituto continua a svolgere la propria attività nei  locali  già messi a disposizione dagli Istituti fisioterapici ospitalieri  (IFO), secondo le modalità convenzionali in essere.
                          
 
 
Organi
Sono organi dell'Istituto:
  a) il consiglio di indirizzo;
  b) il direttore;
  c) il collegio sindacale.
                            
 
 
Disposizioni transitorie
 
L'Istituto utilizza l'attuale subcodice identificativo afferente agli Istituti fisioterapici ospitalieri (IFO) attribuito all'Istituto medesimo, fino all'attivazione, da parte  della  regione Lazio, del codice identificativo dell'Istituto come struttura erogante prestazioni di medicina specialistica ambulatoriale.
 
L'Istituto subentra nella titolarità dei rapporti di lavoro a tempo determinato e degli incarichi di  collaborazione comunque denominati, in essere alla data di entrata in vigore del presente regolamento con la sperimentazione gestionale fino alla loro naturale scadenza. 

24 maggio 2013
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