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Pagamenti Pa. Assobiomedica a Grilli: alle parole seguano i fatti


Il presidente Rimondi accoglie con favore le parole del Ministro su un provvedimento che sblocchi i pagamenti della Pa. Ma“le imprese sono soffocate dei crediti e la situazione è aggravata dal blocco incostituzionale dei pignoramenti in Campania, Calabria, Lazio, Abruzzo e Molise. Attendiamo la sentenza della Corte Costituzionale”.

20 MAR - “Accogliamo con grande favore le dichiarazioni del ministro Grilli di attuare un provvedimento d’urgenza per sbloccare i pagamenti della Pa e ci auguriamo che alle parole facciano seguito i fatti. È inaccettabile che dopo i tagli lineari che hanno messo in seria difficoltà il sistema salute e il settore dei dispositivi medici in particolare, non si siano ancora trovate soluzioni urgenti per dare ossigeno alle imprese. Campania, Calabria, Lazio, Abruzzo e Molise hanno raggiunto ritardi record nei pagamenti e spesso si dimentica che proprio in queste regioni viene reiterata da quattro anni la norma che stabilisce il blocco dei pignoramenti perché commissariate. Si tratta di una misura incostituzionale per cui Assobiomedica attende il prossimo 27 marzo la decisione dell’ordinanza di remissione da parte della Corte Costituzionale”. Questo il commento del Presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, alle dichiarazioni del ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, uscite oggi sulla stampa.

“Si tratta di regioni che vantano ritardi che vanno dai 332 giorni del Lazio ai 922 giorni della Calabria - ha dichiarato Rimondi -, ovvero che rappresentano i peggiori pagatori con il più elevato valore di scoperto. Assobiomedica da sempre denuncia l’incostituzionalità del blocco dei pignoramenti e ha già inoltrato un esposto alla Commissione Europea per chiedere i necessari interventi. Questo provvedimento, unito ai cronici ritardi, è un ulteriore modo con cui lo Stato calpesta i diritti delle imprese”.

A questi si aggiungono provvedimenti quali quello dell’Asl di Matera che ha la sfrontatezza di trattenere illegittimamente il 10% dei pagamenti alle imprese, applicando il Dl n.95/2012 (spending review), che invece non disciplina affatto un’ipotesi di rinegoziazione dei prezzi di aggiudicazione, ma esclusivamente consente una riduzione dei volumi contrattuali e dei corrispondenti importi. Assobiomedica chiede, dunque, all’Asl di Matera un attento e rapido riesame dell’esatta portata della norma e l’accredito degli importi illegittimamente trattenuti alle imprese.

20 marzo 2013
© Riproduzione riservata

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