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Iss. Sulla nomina di Oleari alla fine deciderà Monti 


Continua a far discutere la designazione di Fabrizio Oleari ai vertici dell’Iss. Le critiche che la politica ha mosso al governo, a cui spetta la nomina, riguardano essenzialmente l’opportunità della scelta che cade “in prossimità delle elezioni”. Balduzzi difende il suo operato. Il Parlamento si divide.

30 GEN - Era atteso per oggi il parere della Commissione Igiene e Sanità del Senato in merito alla nomina di Fabrizio Oleari alla presidenza dell’Iss e alla fine di una lunga seduta i senatori questa mattina hanno approvato con 12 voti favorevoli, 7 contrari e un voto di astensione, la scelta fatta dal governo nel corso del Consiglio dei ministri del 18 gennaio scorso.
 
La scorsa settimana invece la Commissione Affari Sociali della Camera, nel corso di un ufficio di presidenza, aveva scelto di non dare il proprio parere. E nel fare ciò aveva inviato una lettera al presidente dell’Assemblea, Gianfranco Fini, in cui si definiva la decisione assunta dal governo “inopportuna dal punto di vista politico”.
 
Insomma oltre a giudicare inadeguato il curriculum del prescelto, i membri della Commissione della Camera sottolineavano come, ad un mese dalle elezioni, non fosse il caso che Oleari, responsabile della prevenzione del ministero della Salute, venisse nominato alla guida di un organismo così importante per la sanità italiana.
 
Ad accendere la polemica, appena venuto a conoscenza della nominaera stato il senatore del Pd, Ignazio Marino, che dichiarava “senza entrare nel merito della scelta e della professionalità dei concorrenti, il metodo ricorda più le logiche di una vecchia politica che gli italiani non tollerano più rispetto al rigore e alla rasparenza delle le grandi democrazie nord europee a cui dice di ispirarsi il presidente Monti”.
 
A stretto giro il ministro Balduzzi rispondeva a Marino, e a quanti avevano criticato il metodo, facendo notare che l’avvio della procedura per la nomina di Oleari era partita “il 13 agosto 2012, quasi un anno prima dell’allora prevista scadenza naturale della legislatura. Con un invito pubblico il Ministro ha sollecitato la raccolta di dichiarazioni di interesse da parte di quanti, rispondenti ai requisiti di competenza, volessero proporre la loro candidatura da sottoporre al vaglio di una Commissione internazionale di esperti”.
 
Dunque per il responsabile della Salute “la procedura per la nomina del Presidente dell’Istituto superiore di sanità è stata avviata dunque in largo anticipo rispetto alle dimissioni del Governo e il metodo scelto dal Ministro Balduzzi, fondato su criteri di trasparenza e obiettività, ha rappresentato una novità assoluta per il nostro Paese.”
 
A questo punto, incassati i due pareri del Parlamento, seppur contrastanti, spetterà al premier Mario Monti sciogliere il nodo decidendo se tener conto o meno delle numerose obiezioni che la politica ha mosso nei confronti di questa scelta oppure andare avanti firmando il decreto di nomina. 

30 gennaio 2013
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