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Manovra. Aiop: “Bene inversione di tendenza su finanziamento Ssn, ma è necessario attivare un confronto sulle tariffe”


"Crediamo che soltanto gli erogatori abbiano la precisa consapevolezza dei costi di produzione e dei valori minimi di sostenibilità per l'erogazione. Chiediamo pertanto che, accanto alla giusta attivazione di nuove risorse, si attivi un confronto tecnico concreto per venire alla determinazione di valori sostenibili, attuali e soprattutto in grado di garantire i livelli di qualità che fino ad oggi abbiamo con fatica assicurato".

05 NOV -

"Abbiamo apprezzato l'orientamento contenuto nella Manovra 2024 in cui per la prima volta è stato modificato il regime vincolistico introdotto 12 anni fa con un incremento significativo delle risorse destinate all'aumento del volume di prestazioni che i nostri erogatori producono per il Servizio sanitario nazionale. Mi riferisco alla previsione di un incremento dei volumi di attività fino al 2026. È stata un'inversione di tendenza rispetto a un decennio di restrizioni progressive dei volumi di attività e di finanziamento che rappresenta un contributo essenziale per il superamento del fenomeno delle liste d'attesa. A questa decisione però è necessario che si aggiungano meccanismi anche vincolistici nei confronti delle Regioni e delle Province autonome che rendano effettivo l'utilizzo di queste risorse per trasformarle in prestazioni rivolte agli utenti".

Così Gabriele Pelissero, Presidente Nazionale di Aiop, nell'audizione di lunedì 4 novembre davanti alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio 2025.

"Abbiamo letto con altrettanta soddisfazione - ha aggiunto Pelissero - le previsioni contenute nella legge di stabilità 2025, accogliendo con grande apprezzamento quelle che prevedono incrementi tariffari significativi. Questa decisione, a nostro avviso, si sforza di risolvere quella che è una sostanziale criticità del Servizio sanitario nazionale e che ha generato nell’ultimo decennio più di una disfunzione poiché i valori tariffari con i quali lavoriamo sono fermi da più di dieci anni e sono perlopiù totalmente inadeguati a consentire la produzione di prestazioni sia ambulatoriali che di ricovero con adeguati livelli di sicurezza, qualità e funzionalità e in molti casi decisamente non sostenibili dal punto di vista finanziario".


"Questa previsione, che noi consideriamo molto positivamente e che è essenziale per assicurare la sostenibilità futura del Servizio sanitario nazionale, richiede però un'attenzione particolare: sappiamo che sono in corso di determinazione le valorizzazioni dei tariffari, sia ambulatoriali che di ricovero, ma non aver avuto la possibilità di confrontarci sulla effettiva quantificazione delle tariffe costituisce un pregiudizio potenziale alla efficacia dell’azione che il Governo e il Parlamento stanno mettendo in opera, perché crediamo che soltanto gli erogatori abbiano la precisa consapevolezza dei costi di produzione e dei valori minimi di sostenibilità per l'erogazione. Chiediamo pertanto che, accanto alla giusta attivazione di nuove risorse, si attivi un confronto tecnico concreto per venire alla determinazione di valori sostenibili, attuali e soprattutto in grado di garantire i livelli di qualità che fino ad oggi abbiamo con fatica assicurato", ha concluso Pelissero.



05 novembre 2024
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