Nella legge di Bilancio “ci sarà un incremento dei fondi, spero sopra i 3 miliardi”. Il ministro della Salute Orazio Schillaci a poche ore dal Cdm esce allo scoperto e anticipa i contenuti della Legge di Bilancio. “Da almeno 20 giorni i giornalisti mi chiedono le cifre per la sanità in legge di Bilancio. Il ministro Giorgetti e la premier Meloni sanno bene quanto è importante la sanità, che è tornata al centro delle priorità e ci sarà un incremento dei fondi rispetto a quello previsto. Saranno destinati al personale, assumeremo altri operatori sanitari - ha detto il ministro - Poi ci sarà la defiscalizzazione dell’indennità di specificità per i professionisti del settore”.
Ma ecco tutte le novità.
Iniziamo dalle cifre (anche se fino a che non saranno messe nero su bianco vanno prese col benefico del dubbio). Stando alle parole di Schillaci e dai ‘rumors’ che filtrano dovrebbero arrivare 3,7 miliardi in più che si andrebbero a sommare al miliardo già previsto dalla scorsa manovra. Un totale di risorse aggiuntive di circa 4,7 miliardi che farebbero toccare al Fondo sanitario 2025 la quota di 138,5 miliardi.
In ogni caso, le risorse il Ministro Schillaci le utilizzerà in primis per il personale sanitario. Ci sarà un piano triennale di reclutamento da 30 mila assunzioni, delle quali 10mila medici e 20mila infermieri. Si partirà nel 2025 con 6 mila assunzioni. Altro tema quello della riduzione fiscale per l’indennità di specificità medica. Essa avverrà in due momenti. Il primo anno l’aliquota del 43% verrà portata al 30%, l’anno successivo al 15% con un aumento in busta paga di circa 250 euro mensili.
Sempre sul personale nella manovra s’interverrà anche per rendere più attrattive alcune specializzazioni mediche come medicina d’emergenza e urgenza, anestesiologia o infettivologia per cui si prevedranno aumenti dei contratti di specializzazione che oscilleranno dai 200 ai 400 euro al mese. A questi incrementi dovrebbe aggiungersi poi un aumento generalizzato del 5% che andrebbe ad appannaggio di tutti gli specializzandi.
Un segnale anche sulla farmaceutica dove potrebbe essere aumentata dal 15,3 al 15,85% del Fondo sanitario nazionale il tetto per la spesa farmaceutica. Un tetto che ormai da anni non è rispettato (quest’anno si parla di 3,5 miliardi di euro di cui la metà a carico delle aziende col payback). In sostanza l’aumento sarà di 800 milioni.
Sempre sul farmaco in manovra dovrebbe entrare l’assunzione di 150 unità di personale presso l’Aifa. E sempre per l’Agenzia del farmaco viene prevista l’estensione del ruolo unico alla dirigenza sanitaria dell’Agenzia
Sullo sfondo anche l’ipotesi che era già emersi di mettere mano ai Drg, le tariffe con cui le regioni rimborsano le prestazioni rese da ospedali pubblici e privati convenzionati che è fermo da un ventennio. La dote sarà di un miliardo per il 2025 di cui 350 mln per riabilitazione e lungodegenza e 650 mln per assistenza agli acuti.
Novità anche sul payback dei dispostivi medici. Il miliardo dovuto alle aziende per il 2015-2018 potrebbe essere spalmato su 5 anni. Prevista anche la creazione di un fondo per i dispositivi medici innovativi.
Infine, come annunciato da Schillaci dovrebbero essere previste risorse anche per finanziare il Piano pandemico.
L.F.