Per la riforma dell'accesso alle Facoltà di Medicina è tutto rinviato a settembre. Ieri la commissione Cultura del Senato ha dovuto fermare i propri lavori sugli emendamenti a causa della mancanza del parere da parte della commissione Bilancio.
A spiegare il tutto è intervenuta la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano: "La Ragioneria generale dello Stato non ha avuto modo di esprimersi sui profili finanziari della riforma in esame, propongo dunque di rinviarne la discussione a dopo la pausa estiva." Proposta accolta dal presidente della commissione Sanità di Palazzo Madama, Francesco Zaffini (FdI).
Tra i nodi da sciogliere sollevati la scorsa settimana, ricordiamo, l'inserimento di una disposizione nel disegno di legge in esame volta a precisare che i corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, oggetto di insegnamento nel primo semestre comune, non possano essere svolti o somministrati in alcuna forma da università telematiche; e la possibilità per gli studenti che non riescono ad accedere al secondo semestre di poter sostenere nuovamente gli esami di profitto del primo semestre, che potrebbe essere accolto come ordine del giorno.
L'auspicio del presidente Zaffini è che la riforma possa trovare applicazione a partire dall'anno accademico 2025.
Giovanni Rodriquez