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Nuovo piano pandemico. Ministero Salute procederà a quantificazione economica dei costi necessari


"La stima dei costi per l'attuazione del Piano sarà descritta in una relazione tecnico-illustrativa condivisa con il Ministero dell'economia e delle finanze. Detta stima è funzionale ad assicurare le successive valutazioni politiche del Governo in merito al reperimento delle risorse che si riterranno necessarie, aggiuntive rispetto al livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard". Così il sottosegretario alla Salute rispondendo all'interrogazione di Quartini (M5S).

25 GEN -

"Nel merito delle risorse necessarie all'eventuale implementazione delle azioni previste nella bozza di documento, a fronte delle azioni descritte nel Piano, il Ministero della salute, con la collaborazione delle strutture interessate allo sviluppo delle azioni indicate, procederà alla quantificazione economica relativa al dettaglio dei costi derivanti dall'implementazione degli interventi descritti e all'illustrazione dei criteri di calcolo per la determinazione dell'importo stimato".

Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo ieri in commissione Affari Sociali alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Andrea Quartini (M5S).

"Il «Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028» è il primo piano pandemico allargato a tutti i patogeni respiratori e che, pertanto, può essere applicato a pandemie con diverse caratteristiche epidemiologiche in termini di trasmissibilità, patogenicità e impatto sulla salute e sui servizi sanitari e si basa sulle indicazioni pubblicate dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 2023 nonché sulle più recenti raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

La bozza di documento, redatta dalla competente Direzione generale del Ministero avvalendosi di uno specifico gruppo di lavoro interistituzionale composto tra gli altri da rappresentanti partecipanti alla Rete italiana preparedness pandemica influenzale, quali Istituto superiore di sanità, Aifa, Agenas e degli Istituti scientifici più rilevanti del Paese, con la collaborazione delle altre Direzioni generali del Ministero della salute, è attualmente in discussione presso la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province Autonome di Trento e Bolzano.

Nello specifico, tale bozza è ancora in fase istruttoria con il Coordinamento tecnico della Commissione salute, Area prevenzione e sanità pubblica, anche al fine di adeguare il testo alle osservazioni regionali.
A tal fine faccio presente che sono in corso di svolgimento riunioni con i referenti regionali e con rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze, competente per gli aspetti finanziari.

In relazione alla governance nelle varie fasi pandemiche evidenzio che, tenuto conto della molteplicità degli attori coinvolti nella prevenzione, preparazione e valutazione del rischio, il Ministero della salute, anche su richiesta delle regioni, sta definendo con le stesse, sia la governance a livello nazionale con il coinvolgimento degli altri Ministeri interessati (Ministero dell'istruzione e del merito, Ministero dell'interno, Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, Ministero delle imprese e del made in Italy, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero del turismo, etc.) per assicurare il raccordo delle azioni previste dal piano, sia quella a livello regionale rideterminando eventualmente ruoli, competenze e tempistiche dei soggetti coinvolti.

Rappresento che a tal riguardo rileva il potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione, delle aree di emergenza, delle reti dei Laboratori di virologia e microbiologia, che si devono raccordare con i Medici di famiglia, i Pediatri di libera scelta e con le farmacie per un reale potenziamento del territorio ed una sua integrazione con l'ospedale, al fine di evitare ricoveri inappropriati.
Con particolare riferimento proprio ai Dipartimenti di prevenzione sono previste, nell'ambito del Piano, in fase di prevenzione, preparazione e valutazione del rischio, misure di rafforzamento degli stessi, i cui standardorganizzativi e di personale, alla luce del nuovo assetto della prevenzione collettiva e di sanità pubblica previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), saranno definiti da un tavolo tecnico di lavoro istituito, presso il Ministero della salute.

Rappresento che, nel merito delle risorse necessarie all'eventuale implementazione delle azioni previste nella bozza di documento, a fronte delle azioni descritte nel Piano, il Ministero della salute, con la collaborazione delle strutture interessate allo sviluppo delle azioni indicate, procederà alla quantificazione economica relativa al dettaglio dei costi derivanti dall'implementazione degli interventi descritti e all'illustrazione dei criteri di calcolo per la determinazione dell'importo stimato.
La stima dei costi per l'attuazione del Piano sarà descritta in una relazione tecnico-illustrativa condivisa con il Ministero dell'economia e delle finanze, che fornirà gli elementi utili alla quantificazione economica dei finanziamenti atti a garantire la realizzazione degli interventi. Detta stima è funzionale ad assicurare le successive valutazioni politiche del Governo in merito al reperimento delle risorse che si riterranno necessarie, aggiuntive rispetto al livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo stato definito all'articolo 1 comma 217 della legge n. 213 del 30 dicembre 2023. Nelle more del reperimento di tali risorse le regioni procederanno alla completa attuazione di interventi già individuati e finanziati per il Panflu 2021-2023.

Evidenzio, infine, che ogni considerazione in merito alle premesse riportate nel quesito non può che essere rinviata al momento dell'approvazione del testo finale, in corso di revisione, in occasione della quale tali singoli aspetti potranno essere meglio contestualizzati".

Andrea Quartini (M5S), replicando, rileva che la risposta non fornisce elementi precisi rispetto al quesito posto, apparendo ancora sostanzialmente non affrontato il tema dei finanziamenti necessari per implementare il nuovo Piano pandemico. Pone quindi in rilievo le notevoli criticità relative a una piena implementazione del Pnrr, posto che le carenze della medicina di prossimità sono state una delle principali cause delle difficoltà che si sono registrate nell'affrontare la pandemia causata dal Covid-19. Sottolineando che le risorse individuate all'interno della legge di bilancio appaiono da questo punto di vista del tutto inadeguate, osserva che anche nella risposta del sottosegretario il ruolo delle regioni sembra essere considerato come trascurabile, mentre esse sono fondamentali per poter affrontare eventuali nuove emergenze pandemiche. Si dichiara pertanto insoddisfatto della risposta ricevuta.



25 gennaio 2024
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