“Il nostro Servizio sanitario nazionale ha bisogno di personale motivato e messo nelle migliori condizioni possibili per svolgere il proprio lavoro. Al momento, purtroppo, la carenza di medici e infermieri non ci permette di garantire questi semplici presupposti e i nostri camici bianchi sono costretti a enormi sacrifici per tenere in piedi la sanità pubblica. Emblematica, in questo senso, la situazione dei medici specializzandi, che rappresentano il futuro del Ssn. Usati come tappabuchi e tuttofare, hanno a che fare ogni giorno con turni massacranti che arrivano a toccare le 32 ore consecutive e devono spesso rinunciare ai riposi e ai giorni liberi".
Lo scrive in una nota Marianna Ricciardi, Deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.
"Si tratta di condizioni di lavoro semplicemente inaccettabili. Noi crediamo che questo sfruttamento debba finire e che gli specializzandi siano un tesoro da valorizzare. Per questo motivo, abbiamo presentato diversi emendamenti alla disastrosa Legge di Bilancio del governo Meloni, tesi a migliorare le loro condizioni di lavoro. Prevediamo la retribuzione dell’attività di guardia medica e che il monte ore destinato all’aggiornamento professionale per il medico in formazione specialistica venga valorizzato ai fini dell’attività didattica frontale prevista dal piano formativo. Assicuriamo la facoltà di svolgere la libera professione intramuraria e prestazioni professionali ed intellettuali, purché al di fuori dell’orario di formazione.
Chiediamo infine di riconoscere anche per i medici specializzandi le agevolazioni previste dall’articolo 33 dalla Legge 104. Al governo facciamo un appello: faccia retromarcia. Ne ha già compiute tante, questa volta sarebbe nell’interesse dei medici specializzandi e, di conseguenza, anche del Ssn e del diritto alla Salute dei cittadini”, conclude Ricciardi.